Arriva la prima sconfitta in campionato per il Napoli: e arriva più che meritatamente, perché gli azzurri sono praticamente assenti contro una grandissima Inter, che stravince con tanti meriti e che avrebbe potuto facilmente segnare un altro paio di reti.

Prestazione vergognosa dei ragazzi di Spalletti, che hanno giocato un avvio di gara anche abbastanza convincente per poi avere un black-out totale non appena l’Inter segna il gol del pareggio.

Il Napoli si era portato avanti dopo 17 minuti con una ripartenza letale, conclusa al meglio da un destro di punta, chirurgico di Zielinski, sul quale Handanovic non può nulla. L’Inter non si lascia sopraffare e prova subito a ripartire, prima rendendosi pericoloso dando già dei chiari segnali al Napoli, poi segnando su calcio di rigore: tiro a fil di palo di Calhanoglu valevole l’1-1.

Da allora il Napoli sbanda a San Siro, l’Inter invece viaggia sulle ali dell’entusiasmo e crea occasioni come una macchina, e onestamente stupisce il fatto che i nerazzurri abbiano trovato solo 3 gol. A pochi minuti dal duplice fischio arriva il raddoppio dagli sviluppi di un corner: a insaccare è Perisic, che, malgrado la parata di Ospina, riesce a far oltrepassare la linea di porta.


Il gol che taglia le gambe al Napoli arriva al minuto 61, con una ripartenza in pieno stile Inzaghi, iniziata da una corsa di 70 metri abbondanti da parte di Correa e conclusa da un diagonale perfetto di Lautaro Martinez. Il Napoli vuole dare uno scossone alla partita, ma arriverà troppo tardi.

Ma torniamo un attimo indietro, perché al minuto 50 circa, in uno scontro aereo fra Osimhen e Skriniar, ha la peggio il nigeriano, che viene soccorso dallo staff medico e che alla fine dovrà arrendersi. Paura per il centravanti numero 9, in questo momento in un ospedale milanese in attesa di esami. Botta alla testa meno grave anche per Ospina, che si scontra invece con Dzeko: vistosa fasciatura alla testa per entrambi.

Il Napoli torna in partita al 78’ minuto, quando con un recupero in zona pericolosa la palla finisce sul piede di Mertens, che disegna un’ottima parabola per un gol che regala speranze al Napoli. Gli azzurri ci credono, è un assedio alla porta di Handanovic, ma prima una clamorosa e fortunosa parata di Handanovic e poi un errore da matita rossa di Mertens sono il simbolo di una serata no.

Frenata brusca per il Napoli, in un momento delicatissimo, quando si poteva andare al primo posto in solitaria.

Contro la Lazio servirà una partita ben diversa. Perché in quel di San Siro non si salva proprio nessuno. Ah, nessuno inteso anche per i tifosi nerazzurri, che come al solito intonano cori offensivi nei confronti del Napoli.

Giuseppe Garofalo



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