Va di male in peggio la situazione assenti in casa Napoli: maledetto è stato (nuovamente) il prato di San Siro, sul quale sono usciti infortunati Osimhen e Anguissa, due pezzi da 90 del Napoli. Prima di parlare di Osimhen, soffermiamoci un attimo sulla situazione Anguissa.
Il camerunense dovrà stare fermo per qualche settimana in seguito ad una distrazione muscolare più grave del dovuto. Sperando di recuperare Demme (positivo al Covid) il più presto possibile, il Napoli dovrà tamponare fino a quel momento con Lobotka oppure Elmas, che secondo Spalletti può rivestire diversi panni.
Passiamo ora alla grande nota dolente, Osimhen, che se fino a ieri puntava alla Coppa d’Africa, ora il nigeriano potrebbe anche essere costretto a saltare anche la kermesse continentale.
Domani intanto il nigeriano tornerà a Napoli, dove ad aspettarlo c’è il medico Raffaele Canonico, pronto a sottoporlo all’intervento chirurgico, alla clinica Ruesch, per rimediare al multiplo infortunio: la diagnosi dopo gli esami effettuati all’ospedale Niguarda di Milano ha infatti evidenziato fratture multiple scomposte allo zigomo sinistro, stessa cosa anche per l’orbita.
In parole povere è certo che il 2021 di Victor Osimhen volge al termine. Il Napoli spera di riaverlo a disposizione già contro il Milan il 19 dicembre del 2021, dopo un mese di stop, grazie alle maschere protettive e all’intervento chirurgico che ridurranno i tempi di attesa, ma sembra più verosimile che tornerà in campo a febbraio. La riabilitazione avrebbe tempi ancora più lunghi: potrebbe durare anche 3 mesi. Al momento Osimhen salterà di certo le sfide con Spartak, Lazio, Sassuolo, Empoli e Leicester.
E’ inutile dire che tanto tempo senza Osimhen il Napoli va ridimensionato. Con un Mertens in forma come ai bei vecchi tempi e un Petagna che deve essere sempre disposto al sacrificio, per Spalletti è arrivata l’ora di far guarire i suoi dalla Osimhen-dipendenza.
Giuseppe Garofalo