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Il premier del Belgio Alexander De Croo parla di virus diverso: “E’ tre volte più infettivo del virus originale”

Il premier del Belgio Alexander De Croo parla di Covid-21 E' tre volte più infettivo del virus originale

Anche in Belgio si parla di quarta ondata, si stanno implementando quindi misure più rigorose dopo appena una settimana dall’entrata in vigore delle norme precedenti. Il pacchetto di misure durerà per tre settimane.

Il primo ministro Alexander De Croo, durante una conferenza stampa venerdì, ha parlato di maggiore contagiosità della variante Delta, ma anche del numero dei vaccinati nel Paese, che è molto elevato.

Il premier, chiedendo alla popolazione di attenersi alle nuove regole, ha annunciato anche l’obbligo dell’utilizzo delle mascherine già a partire dai 10 anni di età, la chiusura di alcuni locali ed il divieto di feste private organizzate.


“Questa pandemia ha dimostrato ancora una volta come dobbiamo sempre andare avanti guardando indietro. Purtroppo, la variante Delta, molto più contagiosa, sta rendendo le nostre vite estremamente difficili. Non abbiamo mai avuto così tanti contagi nel nostro Paese. Fortunatamente, abbiamo un tasso di vaccinazione così alto, altrimenti le cose sarebbero state molto più drammatiche negli ospedali”, ha detto De Croo in conferenza stampa.

Il primo ministro parla di “situazione non sostenibile” ed aggiunge che il sistema sanitario belga “sta iniziando ad incrinarsi”, sottolineando la grande pressione su ospedali e medici di base.

“Le cure regolari rischiano di essere compromesse…dobbiamo intervenire”, dice il premier che chiarisce: “Stiamo implementando un pacchetto di misure rigorose per un periodo di tre settimane“.

De Croo ha detto che tutti i cittadini devono essere responsabili ed usare la testa, così il Governo non limiterà i contatti: “Non metteremo un numero su questo. Non siamo noi a decidere quante persone puoi ospitare a casa. Le persone dovrebbero usare il loro cervello, il loro buon senso. È importante sottolineare che incontrarsi all’esterno è molto più sicuro”.

“Questo è un momento difficile e c’è molta delusione su tutta la linea. Pensavamo tutti che la protezione fornita dal vaccino sarebbe stata maggiore. Detto questo, quella protezione è buona, ma ora stiamo affrontando un virus diverso. Si potrebbe dire che è tre volte più infettivo del virus originale. Stiamo cercando di assicurarci che tutti possano continuare a vedersi. Possiamo ancora andare al bar o al ristorante, ci possono essere ancora delle attività, ma va fatto in sicurezza”, ha specificato De Croo.

Le mascherine – ricorda The Brussels Times – restano obbligatorie per tutti a partire dai 10 anni, anche per le persone vaccinate; i locali notturni, le discoteche e le balere devono chiudere nuovamente. Saranno inoltre vietate le feste private organizzate.

L’accoglienza delle persone a casa, così come i matrimoni e i funerali sarà comunque consentita.

Il numero massimo di persone sedute ai tavoli nei bar o nei ristoranti sarà limitato a sei, le persone possono essere di più se il gruppo fa parte di una famiglia più grande.

Le attività al chiuso saranno consentite solo con i clienti seduti.

Le gare sportive e gli allenamenti al coperto possono continuare senza pubblico, mentre all’aperto il pubblico è consentito.

Il settore dell’ospitalità dovrà esercitare la chiusura alle ore 23:00 ma “chi deve chiudere riceverà sostegno dal governo”, fa sapere De Croo.

“I nostri medici di base devono impiegare troppo tempo per testare le persone. In questo modo, possiamo sollevare alcuni dei loro pesi”, dice il primo ministro belga che annuncia i test gratuiti pubblici, presenti nelle strade delle città.

“Gli autotest – spiega il Primo Ministro belga – possono garantire che le attività nella nostra casa possano ancora svolgersi nel modo più sicuro possibile. Sono disponibili nelle farmacie e ora anche nei supermercati. Sono convenienti e veloci”.

richiami vaccinali verranno somministrati con maggiore velocità, infatti già da questo fine settimana si terrà la Conferenza interministeriale dei ministri della Sanità che elaboreranno un programma.

Anche le scuole dovranno adottare le misure necessarie sotto la guida dei ministri regionali dell’Istruzione.

Il Belgio ha anche introdotto un divieto d’ingresso per i viaggiatori provenienti dall’Africa meridionale. Nel frattempo chi deve rientrare trascorrerà 10 giorni in quarantena una volta nel Paese.

Il prossimo incontro del Comitato di Concertazione si terrà il 15 dicembre, quando saranno valutate tutte le misure.

“Speriamo di poter avere i festeggiamenti di fine anno con meno misure, ma questo dipende dal nostro comportamento nelle prossime tre settimane”, ha concluso il Primo Ministro del Belgio che ha invitato i cittadini a ventilare i locali e le abitazioni.

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