Doveva essere la gara per avanzare in classifica per i giallo bleu di mister Iervolino, e invece chi ha da recriminare di più è quel Savoia, orfano di parecchi elementi di valore che ha saputo sprecare più di un’occasione.

E’ la bellezza del calcio, ora diamo la colpa a tizio o caio o al campo in erba, notevolmente bagnato dalla pioggia, ma è così. Un Savoia che non ha mai desistito su nessun pallone, ha saputo mettere alla frusta gli ischitani che avevano messo un serio pensiero sul bucare la rete difesa da Marione Landi.


In verità non c’è stato l’assalto alla baionetta dei vari attaccanti isolani, anche grazie alla difesa bianca che ormai è capitanata da quel mostro di Rega che legge non solo la partita, ma anche i passaggi che fanno gli avversari.

Comunque un Savoia ben orchestrato da quel signore in panchina, tale Roberto Carannante che sa ottimamente accordare i musicanti che scendono in campo con la maglia bianca.

Vero è che parecchi calciatori sono degli under e ciò va a vantaggio e lode del mister e di questa società che gli sta dando molta buona stoffa su cui lavorare.

Si recrimina per un goal di Ciccio Scarpa che seppur entrato in porta, non è stato visto dall’arbitro, ma nonostante tutto è un bel Savoia, una squadra che sta cominciando a credere in qualcosa di grande così come era nelle corde di questa società che al momento ha solo da fare qualche aggiunta al reparto offensivo.

Oggi è stato il pareggio a fissare la gara al Mazzella, ma chi ha più da recriminare sono i bianchi, i giovani leoni di una città che non vuole rassegnarsi all’oblio di un altro calcio in altre categorie…

Sta tranquill ce ’a facimmo a ce sossere a stu livello… nuie simm ‘u Savoia, nuie simme ‘a Torre Annunziata…

Ernesto Limito



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