Sorrento come Montecarlo. La città del Tasso, da quest’anno, raccoglierà le arance amare delle alberature pubbliche per trasformarle in marmellate e, alla raccolta, affiancherà una serie di iniziative collaterali per diffondere storia, proprietà e utilizzo di questo frutto che contribuisce a definire, a tutti gli effetti, la bellezza paesaggistica della Penisola sorrentina.
A Sorrento la raccolta delle arance è partita ieri, 15 dicembre, e si protrarrà fino alla fine di gennaio. Le arance raccolte saranno oggetto di trasformazione grazie alla collaborazione di Solagri, cooperativa locale formata da oltre 300 aziende agricole, e dell’azienda agricola Fattoria Terranova.
Il progetto, ideato e organizzato da Penisolaverde SpA, ha due obiettivi principali: minimizzare gli scarti (abitualmente, le arance dei melangoli delle alberature pubbliche dovevano essere smaltite) e incentivare un circolo virtuoso di trasformazione e consumo, favorendo approfondimenti sulla storia e sull’utilizzo dell’esperidio, soprattutto a vantaggio dei più giovani.
Il progetto, che prende il nome di “SorrentoOrangeWeek”, vedrà il suo compimento nel mese di febbraio 2022, con lo svolgimento di numerose attività: ludiche, didattiche e gastronomiche, tra cui lo Spremuta day, in collaborazione con Slow Food.
Le proposte, che non saranno soggette ad altri vincoli se non a quello di valorizzare il frutto dell’arancio locale: quello dolce, meglio noto come “biondo sorrentino” (Citrus sinensis) o quello amaro (Citrus aurantium), verranno valutate da una giuria di esperti e dovranno essere inviate, entro il 31 gennaio 2022, corredate di ricetta dettagliata e foto del dolce elaborato, agli indirizzi email: info@dfcomunicazione.it e info@penisolaverde.com