Una partita incredibile alla Scala del Calcio. Alla fine la ha spuntata il Napoli, vittorioso contro il Milan in una gara a tratti sofferta, a tratti dominata, ma tutta decisa da un colpo di testa sottomisura di Elmas e anche dall’annullamento del gol di Kessiè, che da doccia fredda azzurra passa a doccia fredda rossonera.

La partita è stata tiratissima, ma è stato un Napoli che ha fatto fronte ad una rosa corta e ha messo in tasca il Milan, laureando quindi l’Inter campione d’inverno, ma dimostrando di essere più che vivi, scavalcando in un colpo solo Atalanta e appunto il Diavolo.

Prestazione superlativa da parte di giocatori inaspettati, su tutti Juan Jesus, che ha dovuto fare a sportellate con Ibra insieme a Rrahmani svolgendo un lavoro certosino. Ma anche Petagna, che ripaga la fiducia di Spalletti aggiungendo dal 1’ fisicità al Napoli e facendo salire la squadra. Ruolo interpretato alla perfezione, scelta tattica impeccabile di Spalletti.


Quella del Napoli è l’ennesima prestazione grintosa, a certificare uno spirito e un unione da 10. E la grinta la si vede anche nell’intervista di Zielinski, che suona la carica: il Napoli è vivo e vuole lo scudetto.

Per il Napoli partenza sprint: dopo soli 37 secondi gli azzurri sono subito avanti e si portano a casa il primo corner. Non dallo stesso, ma da un tiro dalla bandierina 3 minuti dopo Elmas porterà in vantaggio la formazione partenopea: è lui a decidere lo scontro diretto con un guizzo da distanza ravvicinata. Con una spizzata dal primo palo il macedone beffa Maignan e apre una sequenza di forti emozioni, dalla carica alla sofferenza, dalla grinta alla paura.

Primo tempo che continua poi a ritmi equilibrati, con il Napoli che appena può continua ad affacciarsi alla porta di Maignan e quando deve dimostra una grande solidità in difesa, che nelle ultime partite pareva un po’ sgretolata.

Per buona parte della ripresa il Napoli è sempre nella metà campo rossonera, e questo grazie a Petagna, che fa salire la squadra in modo impeccabile, cosa che Mertens a fatica sarebbe riuscito a fare. Tantissime le occasioni capitate sui piedi degli azzurri, troppi gli sprechi, anche banali, che inducono al Napoli ad una sofferenza immane fino all’ultimo respiro della partita.

Si soffre intensamente negli ultimi 10 minuti, dove il Milan deve giocarsi tutte le sue carte per strappare almeno un misero pareggio, dal quale era ad un passo. Al minuto 89 arriva un gol di Kessiè che per il Napoli è una doccia gelida immersa nel gelo milanese: dopo un lungo consulto con il VAR, il gol viene annullato per un fuorigioco che non mette certamente d’accordo tutti. Fatto sta che Spalletti tira un sospirone di sollievo e stringe i denti, insieme alla squadra, ai tifosi e alla panchina.

Finisce così: 1-0 per il Napoli. Una partita intensa, divertente (forse solo per il pubblico neutrale), di sofferenza, di tenacia, di passione, di cuore. E alla fine è stato premiato il Napoli. Spalletti c’è. Il Napoli è vivo.

Giuseppe Garofalo

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