Penultima partita del girone d’andata: il Napoli va a San Siro ad affrontare l’insidioso Milan, in una gara cruciale. Entrambe, forti della sconfitta atalantina di ieri, sono chiamate ad inseguire un Inter ormai infermabile che con la vittoria di venerdì si è quasi laureata campione d’inverno (se il Milan non dovesse vincere lo sarebbe con una giornata d’anticipo).

Piccola curiosità: al Napoli basterebbe un punto per chiudere il girone d’andata in zona Champions League. Ovviamente ci sarà un girone di ritorno da giocare, ma un buon divario già consentirebbe al Napoli di gettare una base solida in vista del rush finale.

Si giocherà una partita combattutissima, sia gli azzurri che il Diavolo non avranno nulla da perdere. Sarà un Napoli ancora messo in difficoltà dalla rosa corta, anche Mario Rui non convocato.

Ma attenzione anche al Milan, altra rosa anch’essa penalizzata fortemente dagli infortuni: oltre ai vari dolori, la febbre frena anche Romagnoli e Theo Hernandez, due giocatori che rappresentano lo zoccolo duro di questo Milan. Insomma, se da una parte il Napoli non potrà approcciare bene alla partita, non potrà farlo neanche il Diavolo.


Tornano comunque in gruppo alcuni componenti, Elmas e Zielinski, seppur acciaccati dopo gli infortuni (a quanto pare lievi), ce la fanno.

La formazione che stasera Spalletti metterà in campo sarà il solito 4-2-3-1 a trazione offensiva: come sempre Ospina in porta, stessa difesa vista una settimana fa, eccezion fatta per Mario Rui, che verrà sostituito da Malcuit. Lobotka non recupera, gioca ancora Demme al fianco di Anguissa. Sulla trequarti a sostenere Mertens presenti Zielinski ed Elmas insieme a Politano.


Anche in casa Milan 4-2-3-1, con Maignan fra i pali e una difesa distrutta: Romagnoli e Theo Hernandez restano in dubbio alle prese con la febbre, pare che il primo possa giocare, mentre Ballo-Tourè è pronto a prendere le redini della freccia rossonera. Completano il reparto Kalulu e Tomori. Mediana di qualità composta da Tonali e Kessiè, mentre alle spalle del totem Ibra ci saranno i giovani Saelemaekers, Brahim Diaz e Krunic.

La partita assume quindi un valore inestimabile: per un match di un certo spessore, dove in palio c’è un secondo posto che sa di speranza, il Napoli, seppur devastato dagli infortuni, deve giocare da Napoli, come lo abbiamo visto molte volte. Grinta e cuore e la vittoria (forse) arriverà.

Giuseppe Garofalo



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