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Massa Lubrense: in programma il recupero dei borghi, con l’Università Federico II e l’Associazione ristoratori Lubrensi

La Fondazione San Gennaro di Napoli ha ospitato presso gli Ipogei della Basilica Incoronata Madre del Buon Consiglio, il convegno internazionale organizzato dal Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II, dal titolo Il ruolo dell’arte pubblica nella rigenerazione dello spazio urbano.

Cura e valorizzazione degli spazi aperti di fruizione collettiva al centro della riflessione proposta dai ricercatori del DiARC in dialogo con artisti, rappresentanti del terzo settore e imprenditori.

Il convegno è stata l’occasione per presentare i risultati intermedi del progetto Play_Act, finanziato dall’Ateneo Federiciano, coordinato dalla prof.ssa Serena Viola, e della Convenzione tra il DiARC e l’Associazione dei Ristoratori Lubrensi, coordinata dalla prof.ssa Maria Rita Pinto.

“Il progetto su cui stiamo lavorando – spiega Francesco Gargiulo, Presidente dell’Associazione Ristoratori Lubrensi – per il quale l’associazione ha firmato una Convenzione con l’Universita’ Federico II, prevede la valorizzazione del territorio Lubrense, con la creazione della residenza dell’ artista. Ci sara’ un bando di concorso dell’Universita’ per individuare dove l’opera sara’ esposta. Inoltre ci sarà l’individuazione di un borgo per la valorizzazione della sentieristica”.

Ripensare i processi di custodia delle identità sedimentate, riconoscendo allo spazio pubblico il ruolo di tessuto connettivo delle comunità è l’obiettivo perseguito dal DiARC.

Attraverso due esperienze di residenza d’artista, al Rione Sanità e a Massa Lubrense, il Dipartimento di Architettura sperimenterà, nella primavera-estate 2022, il potenziale dello spazio pubblico come incubatore di creatività. Ciascuna delle due azioni sarà anticipata dal lancio di una call for artist per la progettazione ed installazione di un’opera artistica.

Docenti e studenti del Dipartimento di Architettura affiancheranno il lavoro degli artisti, contribuendo al disvelamento delle potenzialità latenti e dei vincoli propri dei contesti. Una serie di incontri formali e informali con le comunità saranno organizzati, prima e durante le fasi di realizzazione dell’opera, affinché gli artisti possano immergersi nel tessuto locale per conoscerne usi e costumi.



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