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Torre Annunziata, ancora tre mesi di indagini per la commissione prefettizia

La commissione d’accesso prefettizia presieduta da Dario Annunziata ha chiesto ulteriori tre mesi d’indagine per il Comune di Torre Annunziata. Ancora novanta giorni, insomma, necessari per approfondire le numerose criticità che sarebbero emerse dalla visione degli atti richiesti dalla commissione, per decidere in merito ad un eventuale scioglimento del consiglio comunale.

Da sottolineare che quest’anno il Comune oplontino andrà al voto: Vincenzo Ascione è stato eletto nel giugno 2017 e concluderà nel 2022 il mandato ricevuto dagli elettori. Proprio le elezioni potrebbero incidere sulla decisione in quanto il consiglio comunale potrebbe essere rinnovato dalle urne. Il nuovo sindaco a quel punto si ritroverebbe a dover applicare le prescrizioni della Prefettura di Napoli, scongiurando così uno scioglimento per infiltrazioni camorristiche che macchierebbe di fatto l’intero territorio.

Il voto potrebbe comunque non bastare qualora il grado di infiltrazione dovesse risultare molto alto. Tutto dipenderà dalle ulteriori indagini che si apprestano ad effettuare il viceprefetto Dario Annunziata, il vicequestore Manuel Bruno ed il capitano Roberto Lunardo.

Nel mirino della commissione c’è il cosiddetto “sistema” che avrebbe guidato l’aggiudicazione di appalti a determinate ditte su indicazione dell’ex dirigente comunale Nunzio Ariano, arrestato un anno fa per aver intascato una mazzetta da 10mila euro e già condannato in primo grado a sei anni di reclusione per fatti di corruzione.

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