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Djokovic, che figura: visto rifiutato, niente Australian Open

La telenovela di Juventus-Napoli sta tenendo sulle spine migliaia di tifosi, ma intanto una nuova telenovela sta giungendo al suo culmine: quella di Novak Djokovic.

Martedì il serbo numero 1 al mondo è sbarcato all’aeroporto di Melbourne in vista dell’Australian Open, per difendere la sua vittoria del 2021, ma si è reso protagonista di una figuraccia mondiale, quando invece avrebbe dovuto essere d’esempio.




Potranno partecipare al primo Slam dell’anno solo i tennisti vaccinati: allo stesso tempo, assisteranno al match solo tifosi con il vaccino e anche lo staff dell’Australian Open dovrà aver ricevuto l’iniezione.

Djokovic si era procurato un’esenzione medica da vaccino, poiché il serbo è no-vax e di conseguenza non si è sottoposto all’inoculazione. Il visto è stato però respinto dalle guardie dell’aeroporto, che per diverse ore hanno controllato tutti i documenti del tennista numero 1 al mondo, per poi letteralmente cacciarlo dall’Australia.

La notizia è rimbalzata in pochissimo tempo: ad intervenire anche il primo ministro australiano, Scott Morrison, che era già stato chiaro: non si sarebbe chiuso un occhio per nessuno, nemmeno per il numero 1 al mondo, nonché campione in carica del torneo. Queste le parole di Morrison: “Chiunque entra in Australia deve rispettare le nostre regole. Lo stesso per Djokovic. Se non è vaccinato fornisca prove mediche accettabili oppure torni a casa”.

Linea dura quindi contro Djokovic da parte del governo australiano. Il serbo comunque non si arrende: i suoi legali sono al lavoro e preparano il ricorso. Gli avvocati sono già riusciti ad ottenere un’ingiunzione provvisoria, la quale impedisce all’Australia di espellere Djokovic. L’udienza è fissata per lunedì, nel mentre il serbo sta trascorrendo un periodo di quarantena in un albergo della città, sotto il quale si sono radunati molti sostenitori di Djokovic.

Anche il presidente serbo, Aleksandar Vucic, si schiera in difesa di Djokovic, con un post sui social: “La Serbia si batterà per Djokovic, per la giustizia e per la verità. Ho detto a Novak che tutto il paese è con lui e che le autorità prenderanno tutte le misure per fermare questo maltrattamento al miglior tennista del mondo.”

Si è scatenato quindi un vero e proprio faccia a faccia fra Djokovic e governo australiano: le regole sono ben chiare, si gioca solo se vaccinati, ma Djokovic non ci sta e fa ricorso. Prima di giocare l’Australian Open, Djokovic dovrà vincere una partita ancora più importante: una partita a scacchi contro l’Australia.

Giuseppe Garofalo



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