Pasta Cuomo

La situazione del “Museo della Pasta“, battuta da alcuni quotidiani nel mese di dicembre 2021 a quanto pare è molto più complessa di ciò che inizialmente sembrava.

All’annuncio della Fondazione Agnesi, che avvisava di aver ottenuto il finanziamento del Ministero della Cultura (MIC) per realizzare il Museo Nazionale delle Paste Alimentari,  sono seguite le risposte, non solo del sindaco della Città della Pasta Nello D’Auria, ma anche della famiglia Cuomo, proprietaria dell’omonimo pastificio, nonché di Giuseppe Di Martino, anch’egli proprietario del pastifico che porta il nome di famiglia. A questi si è  aggiunto anche l’ex sindaco di Gragnano, Paolo Cimmino.

Il 9 dicembre è stato pubblicato appunto il decreto in cui a Pontedassio viene attribuita una cifra di circa 466 mila euro, utile alla realizzazione di quattro quinti dell’opera. A darne notizia è imperianews.it con l’articoloPontedassio, il Museo della Pasta è realtà: Ministero concede finanziamento di 466mila euro”. Il che significa, per il comune della provincia di Imperia in Liguria, di essere stato riconosciuto come uno dei 14 musei dell’area geografica nord-ovest che beneficiano del fondo cultura. A tal  riguardo, va detto che il Comune di Pontedassio, che aveva presentato la richiesta di contributo, si era già mobilitato per acquisire una struttura al fine di metterla a disposizione della sede museale. Va inoltre specificato che è in essere un protocollo d’intesa stipulato tra il comune e la Fondazione Vincenzo Agnesi, la quale spiega che il fabbricato – futura sede del museo – va adattato e ristrutturato per poter “allocare nel migliore dei modi gli antichi e prestigiosi macchinari della famiglia Agnesi, attualmente detenuti in comodato d’uso gratuito presso l’azienda La Fabbrica della Pasta di Gragnano S.r.l…”. Quindi si apprende che i macchinari, anticamente destinati alla produzione della pasta, si trovano proprio a Gragnano.

La notizia è stata attenzionata dalle maggiori testate giornalistiche. L’Ansa infatti titola “La Fondazione Agnesi batte Gragnano, a Pontedassio il Museo della Pasta”. Anche la Repubblica parla di “assegnazione del Museo a Pontedassio, dopo una gara sul filo di lana con Gragnano (Napoli)”, con titolo: “La Fondazione Agnesi sconfigge Gragnano, a Pontedassio il Museo della Pasta”. La Rai invece scrive: “A Pontedassio il Museo della Pasta, Agnesi batte Gragnano”.

Dal Pastificio Cuomo però avvisano, precisando a il Gazzettino vesuviano: “In merito alla notizia di poche settimane fa relativamente a quanto pubblicato su molti quotidiani per il museo della Pasta della Fondazione Vincenzo Agnesi a Pontedassio e le successive polemiche sul museo della pasta a Gragnano, ci corre l’obbligo di precisare che a Gragnano, grazie all’impegno della famiglia Cuomo, è stato già realizzato un museo storico della pasta che racconta la tradizione e la cultura dei pastai gragnanesi. Ad oggi si può affermare che Gragnano abbia il museo della pasta più antico al mondo”.

Nel frattempo arriva una prima risposta, ripresa da Il Mattino, dove l’attuale sindaco di Gragnano Nello D’Auria chiarisce: “Faccio i miei migliori auguri al Comune di Pontedassio per il suo progetto. Posso solo aggiungere che il Comune che mi onoro di guidare è in fase molto avanzata di progettazione del MuPaG, il Museo della Pasta di Gragnano, dopo lunghi anni di attesa. Una prima gara, per il restauro dell’immobile in cui avrà sede il museo, è stata appena aggiudicata”.

Si tratterebbe di un progetto del 2008, quando l’allora primo cittadino Michele Serrapica diede l’avvio a quella che era la volontà di tutta la comunità. Anche Paolo Cimmino, ex sindaco dalla Città di Gragnano, dice – ripreso sempre da Il Mattino – di non escludere di aver fatto richiesta di altri fondi durante il suo mandato: “..Si partecipa a tutte le opportunità che si presentano. Ma il museo della pasta è già definito, la gara assegnata e i fondi arrivati. Questo non è in discussione”.

A chi invece pensava ad una lotta tra i due comuni, nonché tra i vari pastifici nazionali, giungono le parole di Giuseppe Di Martino, che rappresenta il pastificio Di Martino Gaetano e Fratelli S.p.a., il quale afferma sempre a Il Mattino: “Si tratta di due vicende del tutto diverse che non possono andare in competizione. Agnesi è certamente una famiglia storica di pastai che realizzerà il suo museo di famiglia, a Gragnano faremo invece un centro culturale che rappresenta un intero territorio, una tradizione che coinvolge un’intera popolazione”.

Insomma a Gragnano tutto sommato non sembra che ci si preoccupi troppo di chi abbia iniziato prima o dopo la realizzazione di un Museo dedicato all’arte bianca, anche se il Pastificio Cuomo  ha tenuto a fare le opportune precisazioni sopra riportate.

Pasta Cuomo e Fondazione Agnesi

Volgendo lo sguardo al Museo della Pasta Cuomo, veniamo a sapere che esso nasce negli antichi spazi impegnati dalla vecchia “Fabbrica di paste alimentari Cuomo” (risalente al lontano ‘800) e si trova proprio nel centro storico della Città di Gragnano, precisamente a via Roma 27. Si tratta di un progetto realizzato grazie al coinvolgimento ed alla collaborazione dei massimi esperti storici del territorio e che racconta un pezzo di storia della città.

Nel frattempo, la famiglia Cuomo ci informa che il progetto “è già stato riconosciuto dalla Fondazione Agnesi in sinergia con la sua responsabile della comunicazione, con l’obiettivo di creare un’asse collaborativa trasversale vocata alla valorizzazione dell’italianità”. A quanto pare,  quindi,  nel 2022 vi sarà già modo di poter assistere a tutta una serie di iniziative in combinazione tra Pasta Cuomo e Fondazione Agnesi.

Pastificio Cuomo Gragnano - Museo della Pasta
Museo della Pasta del Pastificio Cuomo, via Roma 27, Città di Gragnano

“Non vi è chi non veda che Gragnano è già stata riconosciuta a livello sia nazionale che internazionale come centro di cultura pastaia e come ambasciatrice della pasta nel mondo. Lo stesso riconoscimento non si limita solo alla produzione, ma anche alla sua storia e alla cultura. Allo stesso modo Pontedassio con Agnesi e la sua Fondazione. Gli addetti alla comunicazione della Fondazione Agnesi, infatti, saranno in visita a Gragnano, avendone riconosciuto il ruolo fondamentale della sua tradizione pastaia locale, nel Gennaio 2022 ed in quell’occasione ci sarà un momento conviviale generale che vedrà l’organizzazione di una buonissima e classica spaghettata aperta a tutti”, è quanto fanno sapere dal Pastificio Cuomo.

La Fondazione Agnesi infatti conferma di aver intrapreso, con il Pastificio Cuomo, “rapporti da ormai diverso tempo per la realizzazione di alcune iniziative future”.

Il progetto del Comune di Gragnano

Dal canto suo, il Comune di Gragnano, attraverso il suo Sindaco D’Auria, parla di “concept” già “delineato”, di “museo green, fortemente radicato sul territorio e con un forte contenuto esperenziale”. In quella che rimane la Capitale Europea della Pasta, i lavori legati al progetto comunale – per una cifra vicina ai 2 milioni e 800mila euro – prevedono come sede da utilizzare quello che fu il monastero di San Michele Arcangelo in via Santa Croce.

Museo della Pasta Città di Gragnano (Na)
Progetto Museo della Pasta della Città di Gragnano – ex monastero di San Michele Arcangelo, via Santa Croce, Gragnano (Na)

In quell’area, cittadini e visitatori potranno ammirare le gallerie e le sale espositive, che saranno mostrate al pubblico anche attraverso tecnologie innovative. Si vedrà anche la nascita di una scuola di formazione di cucina, laboratori di pasticceria e di pasta ad uso didattico.

Museo della Pasta Città di Gragnano
Progetto Museo della Pasta della Città di Gragnano – ex monastero di San Michele Arcangelo, via Santa Croce, Gragnano (Na)

Tra le fonti del sito governativo artbonus.gov.it, rinveniamo un aggiornamento del maggio 2021 da cui si evince che la cifra già finanziata – per la realizzazione del progetto iniziale del Comune di Gragnano, unitamente ai Pastifici Garofalo, Liguori e Di Martino – pari ad oltre 310mila euro, sarà destinata al recupero dei locali dell’ex convento S.M. Arcangelo per la realizzazione del “Museo della pasta” gragnanese.

Andrea Ippolito

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