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Ad Ottaviano e Somma Vesuviana chiuse anche le scuole superiori

Anche gli alunni delle scuole superiori non rientreranno in classe il 10 gennaio ad Ottaviano e Somma Vesuviana, oltre a quelli degli asili nido, scuole dell’infanzia, elementari e medie, come previsto dall’Ordinanza del presidente della Campania De Luca.

I sindaci delle due cittadine vesuviane hanno firmato un’ordinanza che rinvia la ripresa dell’attività didattica in presenza per le scuole superiori rispettivamente al 13 e al 15 gennaio.

L’ordinanza del sindaco di Ottaviano, Luca Capasso, prevede la sospensione della didattica in presenza per le scuole superiori, appunto, sino al 13 gennaio e l’esecuzione di screening con tamponi antigenici salivari per gli studenti delle scuole superiori dal 10 al 12 gennaio e infine stessa procedura di screening per i restanti ordini scolastici nei giorni precedenti all’apertura.

Sulla sua pagina social il primo cittadino ottavianese ha chiarito che: “Il Prefetto di Napoli ha inviato una nota per evidenziare che l’ordinanza con la quale ho disposto la dad e lo screening di tamponi per tutta la popolazione scolastica di Ottaviano presenta delle criticità.

Non ha assolutamente annullato tale ordinanza, come erroneamente riportato da taluni organi di stampa, né ha contestato i principi che la ispiravano. Tuttavia, considerata anche la sopravvenuta ordinanza della Regione Campania, firmata ieri dal presidente De Luca, ho provveduto a revocare l’ordinanza numero 86 del 2021 e a emettere l’ordinanza numero 1 del 2022, con la quale viene confermato lo screening su tutta la popolazione scolastica di Ottaviano e viene differita l’attività didattica per le scuole superiori al 13 gennaio.



Per il sindaco di Somma Vesuviana, Salvatore Di Sarno: “La soluzione migliore sarebbe stata quella di rimandare la ripresa delle scuole con recupero a Giugno. Purtroppo per il Governo nazionale non era possibile. Dinanzi ai tanti positivi che stiamo registrando tra ragazzi e bambini e non sono contagi maturati in ambienti scolastici, dobbiamo sospendere le attività in presenza anche per le scuole superiori e comunque in tutti gli Istituti di ogni ordine e grado. Sospensione delle attività didattiche in presenza per infanzia, elementari e medie fino al 29 gennaio e Superiori fino al 15 gennaio. Che si acceleri la campagna vaccinale per ragazzi e bambini! La scuola deve ritornare in presenza!”.

Poi Di Sarno ha aggiunto di aver preso questa decisione e di aver firmato l’Ordinanza: “… per garantire un rientro in sicurezza con un maggior numero di ragazzi e bambini vaccinati. Per le scuole superiori è invece necessario avere tempo, almeno fino al termine della prossima settimana per inquadrare meglio la situazione contagi in quelle platee scolastiche. Dunque a Somma Vesuviana sospendiamo le attività in presenza in tutte le scuole di ogni ordine e grado”.



Restano consentite in presenza le attività destinate agli alunni con bisogni educativi speciali o con disabilità, previa valutazione da parte dell’Istituto scolastico delle specifiche condizioni di contesto e in ogni caso garantendo la continuità del servizio erogato.

“Avevamo lanciato, noi sindaci – si legge nella nota del sindaco sommese – l’idea di una sospensione dell’anno scolastico con un recupero in presenza a giugno. Per il Governo nazionale invece il ritorno non era rinviabile. Sappiamo bene che la DAD è dannosa per i ragazzi ed in particolare per i bambini ai quali da quasi due anni la pandemia ed anche delle non scelte stanno togliendo le relazioni umane. La scuola va fatta in presenza e non a distanza, perché la scuola è relazione sociale, socializzazione. Purtroppo, non resta altra strada che quella della sospensione delle attività in presenza in quanto si registrano molti casi all’interno delle rispettive platee scolastiche e dunque nelle varie fasce di età dai 5 anni in su.

Da sindaco e da padre – ha concluso Salvatore Di Sarno – non posso correre il rischio di un aumento dei contagi tra ragazzi. E’ anche vero però che a saltare è stato il sistema extrascolastico e non quello scolastico. Infatti l’aumento dei contagi non è dovuto alle scuole ma ai comportamenti maturati al di fuori delle scuole. E’ giunto il momento che tutti dimostrino il vero attaccamento al mondo della scuola, all’educazione scolastica, prioritaria per un Paese come l’Italia che vuole contare nel Mondo. L’auspicio è che in questi giorni ci sia un’accelerazione della campagna vaccinale per ragazzi e bambini”.



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