Dopo i gravi fatti accaduti nella notte del 1 gennaio, in cui tre auto della polizia locale sono state date alle fiamme nel cortile antistante il comando nel Palazzo Baronale, dove oggi sorge lo Slargo Pannella, il giorno 7 gennaio si è riunito in seduta urgente il Consiglio comunale “A tutela della legalità”.
L’attenzione dei magistrati sulle faccende pomiglianesi
Al momento l’unico nome al vaglio degli inquirenti è quello di Rodolfo De Rosa, di Frattamaggiore, ex responsabile dell’ambito numero 25.
Ma ritornando al rogo di inizio anno, le indagini svolte dal capo dei caschi bianchi ha lasciato sospettare che si sia trattato di un avvertimento, proprio in risposta alle tante indagini, oltre a quelle citate, seguite anche dalla polizia locale. Ma le istituzioni locali stanno cercando di abbassare i toni e riportare una situazione di equilibrio e serenità nell’attesa della conclusione delle indagini.
La risposta della politica
Di conseguenza le componenti politiche che amministrano Pomigliano sono corse ai ripari ed hanno lanciato un messaggio forte. Maggioranza e opposizione all’unanimità hanno indetto proprio nello Slargo Pannella, ormai diventato un luogo simbolo della città, una seduta straordinaria della pubblica assise per approvare un documento che dà il via libera alla creazione di un tavolo tecnico-politico per la legalità che avrà il compito di proporre azioni costanti che diffondano i valori sanciti dalla Costituzione della Repubblica, lo stesso tavolo si occuperà dell’emergenza sanitaria in atto.
Al “tavolo per la legalità”, come cita il documento, ci saranno le forze politiche, le Associazioni, gli Enti del terzo settore, le scuole, la chiesa e rappresentanti cittadini di tutte le religioni, dei diversi gruppi etnici per lavorare insieme. L’obiettivo è quello di attuare una forte campagna di sensibilizzazione, partendo dai giovani fino ad arrivare a tutta la cittadinanza, in maniera costante, per diffondere i concetti fondamentali della legalità.
A breve, per cominciare, il Consiglio intende organizzare un convegno sul tema e stipulare un “Patto dei Sindaci” per coinvolgere le altre città del territorio anche attraverso un dialogo continuo con le forze dell’ordine.
Per la prima volta dopo più di un anno di amministrazione, maggioranza e opposizione si sono uniti per difendere l’immagine di Pomigliano d’Arco, additata in maniera eccessiva come città della camorra, con eccessivi proclami e inconsistenti ed inaccettabili dibattiti social.
Del Mastro: “Pomigliano non è la città del malaffare”
Con le dichiarazioni forti del comandante Maiello sui presunti intrecci tra politica e criminalità riguardante la questione della speculazione edilizia in città il clima si è ulteriormente inasprito. Il sindaco Del Mastro, che ha dato pieno appoggio a Maiello e alla polizia locale, ha voluto fare chiarezza e rivendicare la linea di correttezza della sua amministrazione.
“Pomigliano non è la città del malaffare – ha fermamente sottolineato il primo cittadino – la tensione è altissima in città se si conoscono dei nomi, si facciano, ma saranno gli organi preposti a fare indagini e dare sentenze e condanne. Per ora la serenità dei cittadini è l’unica priorità. La nostra amministrazione continuerà ad agire nella trasparenza e nella legalità, ma spetta agli inquirenti fare chiarezza su questo episodio”.
Toscano: “…gli inquirenti facciano il loro lavoro la politica generi equilibrio”
Il silenzio è l’unica reazione che possiamo avere adesso e lasciare che gli inquirenti facciano il loro mestiere. Non possiamo lanciarci in dichiarazioni pericolose che potrebbero infierire sulla serenità dei cittadini. Questo Consiglio comunale è stato convocato per lanciare un messaggio forte alla cittadinanza ed è stato un bel momento di unione tra le forze politiche, magari fosse sempre cosi; mi solleva il fatto che siamo tutti compatti per sostenere la nostra Polizia locale e i nostri cittadini, la loro sicurezza e serenità è di certo una delle nostre priorità”.
Cinzia Porcaro