La Campania ha individuato i tre delegati della Campania che parteciperanno all’elezione del nuovo presidente della Repubblica.

Eletti in Consiglio regionale il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca; il presidente del Consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero e la capogruppo di Forza Italia, Annarita Patriarca sono stati designati dall’assemblea regionale campana come elettori del prossimo Presidente della Repubblica.

De Luca ha riportato 33 voti, Oliviero 26 e Patriarca 17.



Alla seduta per l’elezione dei rappresentanti della Campania sono stati quattro i consiglieri assenti, di cui tre giustificati. Una scheda nulla e una bianca.

La votazione ha rispettato l’andamento verificatosi nelle ultime due occasioni (nel 2013 con il Napolitano bis e nel 2015 con l’elezione di Mattarella) con l’elezione di presidente della Giunta regionale, presidente del Consiglio regionale e un rappresentante dell’opposizione. In quelle occasioni, con la Regione guidata da Caldoro e dalla sua coalizione, furono appunto due i rappresentati del centrodestra e uno eletto dal centrosinistra, oggi con la maggioranza guidata dal Pd di De Luca, i numeri sono invertiti.

Il 3 gennaio di quest’anno è iniziato l’iter per nominare il successore di Mattarella, il cui mandato scade il 3 febbraio 2022. La convocazione delle Camere in seduta comune con i rappresentanti delle regioni è prevista per il 24 gennaio prossimo.



Ecco i 12 Presidenti della Repubblica dal 1948 ad oggi

Il candidato a diventare il 13esimo Presidente della Repubblica Italiana deve aver compiuto 50 anni e godere di diritti civili e politici. Una volta eletto, dovrà giurare fedeltà davanti alle Camere e alla Costituzione e rimarrà in carica per 7 anni.



Perché un Presidente venga eletto, deve avere un certo numero di voti dei Grandi Elettori (Senatori, Deputati, Delegati Regionali). In questa legislatura ci sono 321 Senatori, 630 Deputati e 58 Delegati: in totale 1009 aventi diritto di voto. Per le prime 3 votazioni il Presidente è eletto a maggioranza dei 2/3 dei votanti (673 voti).

Dalla 4ª votazione in poi basta la maggioranza semplice, ovvero il 50% (505 voti). Il voto è a scrutinio segreto vengono conteggiati solo i voti assegnati a ciascun candidato.



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