Tempo di scuola e virus e delle norme, più o meno giuste, azzeccate e utili in questo gennaio di picco epidemico, ma a fare notizia a Pompei il trasferimento delle classi della Scuola dell’Infanzia di via Nolana, plesso del Secondo Circolo Didattico cittadino, per l’effettuazione di urgenti lavori alla struttura.

E sì, perché la scuola, lunedì 17 gennaio, chiuderà per lavori di ristrutturazione. I bimbi dai 3 ai 5 anni che la frequentano saranno attesi nelle nuove aule messe loro a disposizione. E allora, diranno i lettori. Avranno a breve una scuola rinnovata e più sicura.




Certo, sarà proprio così. Ma oggi a tenere banco sono alcune problematiche presentate da molti dei  genitori di via Nolana e della zona su cui insiste la scuola dei piccoli pompeiani che da lunedì saranno completamente sradicati dalla loro realtà sociale per raggiungere l’altro capo della città. Le aule, infatti, saranno spostate al secondo piano dell’Istituto Sacro Cuore con ingresso probabilmente da via Colle San Bartolomeo.

L’edificio, di proprietà della Chiesa pompeiana, al primo piano, è già occupato dalla primaria del plesso Celentano dell’Istituto Comprensivo “Maiuri”, da anni in cerca di una sede, o meglio che si effettuino lavori definitivi alla propria sede. E i bimbi di quella che una volta si chiamava scuola materna dove saranno dislocati? E sì, al secondo piano del rosa palazzone mariano. I piccoli di 3 anni, sottolineano tra le altre cose i genitori scontenti di questa decisione dell’amministrazione, saranno costretti a scalare le infinite rampe di gradini per raggiungere il secondo piano dell’antico edificio. I genitori sono stati avvisati solo giovedì 14 gennaio di questo forzoso trasferimento, appena tre giorni prima.

Comunque, dopo il sopralluogo avvenuto venerdì scorso, da lunedì le classi dell’Infanzia di via Nolana riapriranno in via Colle San Bartolomeo.



Per le famiglie del quartiere è una tragedia”, confermano i genitori e le famiglie coinvolte in questo spostamento a metà anno scolastico. “Una tragedia soprattutto per chi non ha mezzi e per questo aveva scelto una scuola nelle vicinanze. Una ulteriore tragedia per chi ha un secondo figlio che frequenta la primaria alla Salvo d’Acquisto, a pochi metri dal plesso che verrà chiuso per la ristrutturazione. E infine – ha aggiunto una delle mamme scontente – una tragedia per il traffico cittadino essendo la sede individuata, oltre che lontana, in prossimità di altri istituti scolastici come il Primo Circolo Didattico, l’Istituto Bartolo Longo e lo stesso plesso Celentano ospitato appunto nell’enorme corpo del Sacro Cuore.

Dal canto suo l’amministrazione pompeiana, con il consigliere delegato alla Pubblica Istruzione Pina Piedepalumbo ha confermato l’inizio di lavori urgenti alla scuola della periferia nord della città: “Purtroppo sono lavori già programmati da tempo con fondi regionali, interventi che sono legati ad una tempistica per la loro realizzazione, pena la perdita dei fondi. Ci rendiamo conto perfettamente dei disagi, ma non possiamo ovviare diversamente, non ci sono altre strutture disponibili e nella stessa area cittadina”. Gli interventi, come ci ha confermato Piedepalumbo, sono di estrema urgenza, riguardano il rifacimento dell’impermeabilizzazione del tetto e il rifacimento dei servizi igienici.



“Quello della Scuola dell’Infanzia di via Nolana, come altre strutture scolastiche sul territorio cittadino, è una struttura realizzata nel post terremoto del 1980, oltre quarant’anni fa. Dovevano essere sedi provvisorie per gli alunni pompeiani, ma poi sono rimaste a tutti gli effetti le sedi definitive di molte scuole. Ora dopo tanti anni, tutto quanto doveva appunto essere “provvisorio” sta effettivamente cedendo. Urgono pertanto interventi improrogabili”.

I lavori inizieranno nel corso della prossima settimana e, come confermato dal consigliere, dovrebbero essere particolarmente rapidi. “I lavori se fatti con la presenza dei bambini avrebbero richiesto sicuramente tempi più lunghi, con inevitabili rischi di sicurezza e limiti operativi per la ditta incaricata dei lavori”. Per la riconsegna della scuola si parlava forse di un paio di mesi, ma Piedepalumbo ha tenuto a precisare che ci vorrà molto meno tempo: “Contiamo di restituire il plesso al Secondo Circolo ed ai suoi utenti in poco più di un mese”.

Giada Luisa Cirillo



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