Ieri pomeriggio gli agenti del Commissariato Secondigliano in Strada Comunale Cupa dell’Arco, cuore della roccaforte dilauriana, hanno notato un furgone alla cui guida c’era un soggetto già gravato da precedenti penali. Nel mezzo gli agenti hanno rinvenuto 10 scatole ognuna contenente 50 stecche di tabacchi lavorati esteri privi del marchio del Monopolio di Stato per un peso complessivo di circa 100 kg.
Inoltre, i poliziotti l’hanno trovato in possesso di un telecomando e di un mazzo di chiavi che aprivano, rispettivamente, il cancello elettronico di uno stabile e la porta di un locale adibito a deposito in uso all’uomo in via Aspromonte, in cui hanno trovato altre 295 scatole contenenti 14.738 stecche di sigarette estere prive del marchio del Monopolio di Stato per un peso di circa 3 tonnellate.
Gennaro Fabbrocini, 34enne napoletano e, soprattutto, ritenuto vicino all’organizzazione criminale con precedenti di polizia, è stato arrestato per contrabbando di tabacchi lavorati esteri.
Il valore stimato è di circa 450mila euro. Un colpo durissimo per le casse della cosca che, già da tempo riferiscono gli investigatori, avrebbe ripreso a investire ingenti somme di denaro nell’acquisto, sul mercato estero, di grosse partite di sigarette da rivendere, poi, a grossisti napoletani. Le sigarette oltre che dai paesi dell’Est Europa da un paio di anni stanno arrivando anche dagli Emirati Arabi. Le sigarette di contabbando, una volta arrivate in città erano trasferite e stoccate in depositi improvvisati come quello scoperto ieri dai poliziotti di Secondigliano.
Un affare, quello del contrabbando, tornato in auge negli ultimi anni ma che, secondo le stime delle forze dell’ordine, sarebbe diventato già una delle principali fonti di guadagno per i clan.