Infranto il sogno di Matteo Berrettini, che cade in semifinale all’Australian Open sotto i colpi del mostro sacro Rafa Nadal, il quale continua a regalare spettacolo, ed esce a testa più che alta dal Major di Melbourne.

Rafa vince in quattro set per 6-3 6-2 3-6 6-3, concedendo ben poco al nostro tennista e accedendo alla finale, dove per tornare alla vittoria di uno slam affronterà Daniil Medvedev.




Sotto il tetto della Rod Laver Arena chiusa a causa dei tipici acquazzoni estivi, è stato un Nadal che in poche parole ha impartito una lezione di tennis a Berrettini, che ha sofferto ma che ha giocato colpi straordinari, confermando anche all’età di 35 anni di poter stupire con la racchetta fra le mani, anche dopo quasi un anno di assenza. Ce la fa ancora.

Con poche difficoltà, grazie ad un break nel primo set il maiorchino si porta avanti e subito lascia intendere che per Berrettini sarà dura.

Secondo set ancora peggiore per il nostro tennista, che si ritrova sotto di due break e non riesce neanche ad ottenere palle break. E dopo un’ora e 25 minuti la partita è già indirizzata a favore di Rafa Nadal, che è avanti di due set, non ha concesso alcuna palla break ed è in forma straordinaria.



Berretto non getta la spugna e prova a reagire nel terzo set, tenendo meglio la battuta e strappando il break sul 4-3 per poi conquistare il 2-1 e riaprire la partita.

E’ solo un’illusione quella del 2-1, perché Rafa spinge nuovamente il piede sull’acceleratore e gioca un quarto set non bello come i primi due, ma senza dubbio esaltante e affascinante, forte anche della stanchezza di Berrettini che non è abituato a giocare partite del genere rispetto al mancino di Manacor.



Berrettini tiene bene i primi 3 turni di servizio del suo quarto set, per poi cedere sul 4-3 concedendo il break a Nadal, che non ci pensa su due volte nel chiudere al meglio la gara con il turno di servizio.

Tre set a uno, Berrettini quasi distrutto da Nadal. Ma ne trarrà beneficio per imparare da questi mostri sacri. E ora ci riproverà al Roland Garros. Onore a Berretto.



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