Home Seconda Pagina Green pass traghetti, avvocato Maria Paola Demuru: “Provvedimento abnorme e di ulteriore discriminazione”

Green pass traghetti, avvocato Maria Paola Demuru: “Provvedimento abnorme e di ulteriore discriminazione”

Green pass traghetti, avvocato Maria Paola Demuru: “Provvedimento abnorme e di ulteriore discriminazione”

Abbiamo intervistato l’avvocato Maria Paola Demuru, che si è interessata della nuova problematica che ha coinvolto numerosi cittadini italiani relativa agli spostamenti previsti dal DL che prevede il Green pass e Super Green pass per i trasporti, compresi traghetti e aerei dalle isole e per le isole.

Il legale è anche Presidente del nuovo soggetto politico Federazione Terza Repubblica.



Avv. ci puoi spiegare cosa sta succedendo? A quanto pare su tutti i mezzi di trasporto, traghetti compresi, è vietato l’accesso senza Green pass rafforzato. Innanzitutto cosa pensa di quest’altra norma?

Si tratta di un provvedimento abnorme e di un’ulteriore discriminazione, soprattutto nei confronti di coloro che abitano le isole italiane, sia maggiori che minori, i quali sono di fatto confinati all’interno dei loro territori, sebbene ci sia una normativa ben precisa che tutela e garantisce la continuità territoriale.

Cosa ci dice dal punto di vista legale?

Ribadisco il fatto che i cittadini delle isole non sono cittadini extra UE o cittadini internazionali, ma sono cittadini italiani e come tali devono poter accedere al territorio italiano di cui fanno parte. Tutto questo dall’entrata in vigore del DL e comunque dal 10 di gennaio non è più possibile e sta creando dei danni enormi, oltreché dei disagi, si tratta di problematiche gravissime in termini di salute e di tutela delle persone. Consideriamo che qui si tratta di persone che hanno necessità di accedere al territorio nazionale per cure mediche, addirittura terapie salvavita e per garantire la propria incolumità, alle quali di fatto viene impedito l’accesso all’imbarco. Tutto questo nonostante ci siano i motivi di salute che sono contemplati dal provvedimento del Ministero della Salute del 14 dicembre, entrato in vigore il 15 dicembre, che comunque consente per motivi di salute e di studio di muoversi dalle isole per il territorio nazionale.



Che tipologia di richieste ha avuto come avvocato?

Come avvocato sono in prima linea su questa vicenda, ma anche su molte altre, oramai da due anni a questa parte, quindi dall’inizio di questa situazione veramente assurda, grave e terrificante che si è abbattuta sul nostro Paese e non solo. Ma in quest’ultimo periodo purtroppo, mio malgrado, le forze si sono concentrate sull’assistenza quotidiana e diretta di queste persone che mi chiamano e mi chiedono aiuto, ma veramente aiuto con le lacrime, per ritornare nelle loro case, per andare a farsi una visita, per andare ad assistere i genitori, che magari abitano appunto nel territorio nazionale e che loro hanno dovuto lasciare per andare a lavorare altrove.

Ci vuole spiegare che tipologia di assistenza hai dovuto prestare ai cittadini?

In particolare mi sono occupata di diversi casi appunto, di abitanti la Sardegna, ma anche comunque di persone che essendo nate in Sardegna risiedono fuori, alle quali è stato impedito l’accesso ad aerei o navi, benché provenienti anche dai paesi dell’Unione europea – per i quali è previsto paradossalmente la possibilità di raggiungimento tramite solo Green pass – o anche comunque cittadini che non sono mai usciti dal territorio nazionale italiano, ma che comunque presentavano problemi di salute ai quali è stata negata la possibilità per diversi giorni di ritornare al proprio domicilio. Quindi è veramente una situazione molto, molto grave.

Nello specifico dalle isole?

Questa è la gravissima situazione a cui stiamo assistendo oggi. In realtà la Regione Sicilia ha provveduto, anche se in maniera assolutamente non condivisibile, ma in ogni caso sta cercando di far muovere i propri abitanti. Invece in Sardegna il Presidente della Regione ed il suo entourage nulla fanno per risolvere questa gravissima situazione. I sardi in questo momento hanno continue limitazioni ed impedimenti che di fatto li danneggiano quotidianamente, ora dopo ora, giorno dopo giorno.



Abbiamo saputo che si stai occupando anche di un’organizzazione politica, può accennarci qualcosa al riguardo?

Sia come avvocato che come Presidente della Federazione Terza Repubblica sono impegnata unicamente insieme a tutti i membri del Consiglio direttivo della Federazione nel prestare aiuto e supporto quotidiano a tutte le persone che purtroppo stanno continuando a subire, ora dopo ora, vessazioni e ricatti. Noi siamo convinti che questo periodo sta volgendo al termine. Certamente non si accenna a indietreggiare nelle posizioni, anzi vengono inasprite le norme, si va avanti ad oltranza con condotte e provvedimenti abnormi. Quindi la Federazione è impegnata h24 su questo fronte.

Cosa vorrebbe dire a chi vi segue?

Auspichiamo la possibilità di andare al voto quanto prima, come speriamo che sia, in modo da consentire al popolo veramente di riaffermare la propria sovranità e di dare una svolta definitiva a questa situazione. Ma anche di costruire un nuovo capitolo di storia lontano da questo periodo buio, che mai e poi mai avrei pensato di vivere e di affrontare nel quotidiano in questa maniera. Pertanto siamo fiduciosi che comunque cambierà. Gli italiani devono prendere coscienza che sono gli unici che possono darci e darsi una mano in questo, sono gli unici che possono cambiare di fatto le cose e quindi spero che lo manifesteranno al voto (2023).



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