Cosa cambia da domani: Green pass per Posta, banca o negozi. Ecco le regole

Corpose le modifiche sull'obbligo di certificato per entrare nei principali negozi. Da domani infatti, sarà necessario presentare il proprio QR code. I titolari o gestori degli esercizi non sono però obbligati a verificare il possesso del Green pass

Con l’arrivo del mese di febbraio, cambiano ancora le regole per contrastare la pandemia da Covid-19, che continua a fare registrare oltre 100mila nuovi casi al giorno. Previste, inoltre, dal Governo a breve nuove decisioni che riguardano il protocollo per la scuola, il sistema dei colori per le Regioni, ma anche l’obbligo di mascherina all’aperto e la riapertura di discoteche e sale da ballo: negli ultimi due casi, infatti, le regole attuali sono in vigore fino al 31 gennaio.




Come previsto dal decreto Festività, approvato dal consiglio dei ministri per evitare il rischio assembramenti durante Natale e Capodanno in piena quarta ondata Covid, da domani cambieranno le regole anche per Green pass e non vaccinati. Il certificato verde sarà ridotto dagli attuale 9 ai 6 mesi di durata per chi non ha ancora effettuato la terza dose e per chi è guarito dal Covid-19. Un provvedimento con cui il Governo spera di incentivare ulteriormente la somministrazione della dose booster. Chi ha ricevuto la seconda dose in estate e non ha ancora provveduto alla terza, vedrà scadere il certificato a breve. Un provvedimento che avrà anche effetto retroattivo. Sarà inoltre obbligatorio per entrare nei principali negozi e attività, così come sarà obbligatorio per tutti gli over 50 essere in regola con il ciclo vaccinale per non incorrere nelle sanzioni previste dalle norme.

Più corpose, invece, le modifiche sull’obbligo di certificato per entrare nei principali negozi. Da domani infatti, sarà necessario presentare il proprio QR code (ottenibile tramite vaccino, tampone o certificato di guarigione) per entrare nei principali uffici ed attività, poste, banca e librerie comprese. I titolari o gestori degli esercizi non sono però obbligati a verificare il possesso del Green pass, ma possono effettuare dei controlli a campione.



Resta consentito il libero accesso, tra gli altri, nei negozi di generi alimentari in quelli per la vendita del cibo per gli animali domestici, nei distributori di carburante, nei negozi di vendita di articoli igienico-sanitari, in farmacie, parafarmacie e ottiche. In questo caso, i titolari di questi esercizi devono però verificare che i clienti non consumino alimenti e bevande sul posto.

La stretta dall’1 febbraio riguarderà in particolare gli over 50 che non si sono sottoposti al vaccino obbligatorio. Si tratta di circa un milione e mezzo di persone che dovranno pagare una sanzione una tantum di 100 euro, come deciso dal decreto che ha imposto l’obbligo vaccinale per quella fascia d’età.



Intanto sulla durata del green pass ci sarebbero novità all’orizzonte. Il Governo e il Cts ragionano sulla possibilità di dare una scadenza illimitata al green pass di chi ha effettuato la terza dose. Ciò perché alcune categorie, come il personale sanitario e gli immunocompromessi, hanno ricevuto il booster a inizio autunno e, dato che al momento non è prevista una quarta dose, si creerebbe un problema di scadenza e impossibilità di rinnovo.

Infine, tra due settimane, arriva un’altra importante novità decisa dal Governo. Dal 15 febbraio tutti i lavoratori che hanno compiuto 50 anni devono avere il super green pass per poter accedere al luogo di lavoro. Niente più tamponi ogni due giorni, insomma: gli over 50 potranno andare a lavorare solo se vaccinati o guariti dal Covid.



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