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Provvedimenti disciplinari tra i netturbini: scatta la protesta in provincia di Napoli

Poche adesioni allo sciopero indetto dalle sigle sindacali. Si è svolta regolarmente la giornata lavorativa nella maggior parte dei comuni serviti dalla Buttol, nonostante fosse in programma l’astensione dal lavoro. I servizi di igiene urbana non hanno ricevuto ripercussioni ad Afragola, San Giorgio a Cremano, Melito, Maddaloni, Gragnano, Ercolano, Nola.

L’unico cantiere che ha fatto registrare una percentuale più alta di partecipazione allo sciopero è Torre del Greco, dove un 30% dei lavoratori ha scelto l’astensione. Una percentuale a cui si aggiungono i lavoratori in malattia, che fanno registrare giornalmente sempre un alto tasso di assenza. L’azienda, come sempre, ha impiegato personale sostitutivo per sopperire alle assenze croniche a Torre del Greco per assicurare i servizi essenziali e per ridurre il più possibile i disagi alla cittadinanza.




Una battaglia di legalità e trasparenza che la Buttol sta portando avanti da tempo a Torre del Greco, dove nelle scorse settimane si sono registrati licenziamenti di lavoratori in malattia (tra Natale e Capodanno), ma risultati assenti durante le visite di controllo inviate dall’Inps al proprio domicilio. Sono scattati così i provvedimenti disciplinari, poi sfociato nello sciopero indetto per oggi. Ne è la dimostrazione una protesta inscenata venerdì – secondo quanti raccontano le cronache dei quotidiani – nei pressi del Comune di Torre del Greco, ad opera di ormai ex lavoratori licenziati per giusta causa.

La Buttol ribadisce che mai si piegherà a queste logiche e non saranno né scioperi né proteste a far tornare l’azienda sui propri passi sul fronte dei licenziamenti. Chi non ha voglia di lavorare sarà sempre punito con quanto prevede il contratto nazionale del lavoro.



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