Nuove regole dal 7 febbraio: green pass, scuola, obbligo vaccino, mascherine e colori regioni

Se genitori e personale scolastico pensavano di aver finalmente imparato le complicate regole riguardanti dad, did, quarantene e tamponi, dovranno mettere via questa certezza perché cambia di nuovo tutto

Cambiano ancora le regole antiCovid per la scuola e per tutta la società italiana. Entrano in vigore da lunedì 7 febbraio le nuove misure per la gestione dei casi di positività al covid nelle scuole, norme messe a punto dal governo dopo il Consiglio dei ministri del 2 febbraio scorso. Nel frattempo a mutare sono anche le norme per la quarantena: passa da dieci a cinque giorni la quarantena per le persone non vaccinate che sono entrate in contatto stretto con una persona positiva.

Intanto resta in vigore il sistema delle regioni a colori, sistema che domani manda in arancione una nuova regione, le Marche. Ieri il ministro Speranza ha firmato l’ordinanza per il cambio di colore, l’unico di questa settimana, sulla base dei dati del monitoraggio dell’Iss, ministero della Salute e Regioni. Dall’11 febbraio, poi, viene meno l’obbligo delle mascherine all’aperto.



Ecco cosa cambia e come, con l’entrata in vigore di questo nuovo decreto:

Green pass

Per chi si è sottoposto al ciclo vaccinale completo, con tre dosi, e per chi ne ha ricevute due e poi ha avuto il virus ed è guarito, il green pass non ha scadenza. Non vengono richieste altre vaccinazioni. Per chi invece ha fatto solo due dosi, la certificazione verde rimane valida solo per sei mesi (così come per chi si è ammalato, è guarito e poi si è sottoposto alle due dosi).

Il green pass base, quello che si ottiene con tampone, permette di accedere a negozi e posto di lavoro se non si è over 50, come sappiamo se si hanno più di 50 anni ci sarà l’obbligo vaccinale. Per entrare nei negozi che vendono beni di prima necessità, quali farmacie, alimentari e punti vendita per animali, non è necessario avere nessuna certificazione verde.

Per poter accedere a bar, ristoranti, cinema, teatri, musei e mezzi di trasporto è necessario il green pass rafforzato, che si ottine con ciclo vaccinale completo o guarigione dal Covid. Chi è in possesso di quest’ultimo tipo di certificazione non viene sottoposto a restrizioni nemmeno in zona rossa.



Le nuove regole a scuola

Se genitori e personale scolastico pensavano di aver finalmente imparato le complicate regole riguardanti dad, did, quarantene e tamponi, dovranno mettere via questa certezza perché, da lunedì 7 febbraio 2022, cambia di nuovo tutto. Il governo Draghi ha deciso di adottare nuove norme che rivoluzioneranno la didattica, con l’obiettivo di eliminare il più possibile quella a distanza e favorire la scuola in presenza.

Partiamo dalla Scuole dell’Infanzia, dove fino a quattro casi di positività nella stessa sezione/gruppo classe, l’attività educativa e didattica prosegue in presenza per tutti. È previsto l’utilizzo di mascherine Ffp2 da parte dei docenti e degli educatori fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso di positività. In caso di comparsa di sintomi, è obbligatorio effettuare un test antigenico (rapido o autosomministrato) o un test molecolare. Se si è ancora sintomatici, il test va ripetuto al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto. Con cinque o più casi di positività nella stessa sezione/gruppo classe, invece, l’attività educativa e didattica delle scuole dell’infanzia è sospesa per cinque giorni.



Passiamo alla Scuola Primaria, scuola elementare. Fino a quattro casi di positività nella stessa classe, le attività proseguono per tutti in presenza con l’utilizzo di mascherine Ffp2 (sia per docenti sia per alunni sopra i 6 anni) fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso di positività. In caso di comparsa di sintomi, è obbligatorio effettuare un test antigenico (rapido o autosomministrato) o un molecolare. Se si è ancora sintomatici, il test va ripetuto al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto. Con cinque o più casi di positività nella stessa classe, i vaccinati e i guariti da meno di 120 giorni o dopo il ciclo vaccinale primario, i vaccinati con dose di richiamo e gli esenti dalla vaccinazione proseguono l’attività in presenza con l’utilizzo della mascherina Ffp2 (docenti e alunni sopra i 6 anni) fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso di positività. Per la permanenza in aula è sufficiente la certificazione verde, controllata tramite app mobile. Per gli altri alunni è prevista la didattica digitale integrata per cinque giorni.

Per quanto riguarda la Scuola Secondaria di primo e secondo grado, con un caso di positività nella stessa classe, l’attività didattica prosegue per tutti in presenza con l’utilizzo di mascherine Ffp2. Con due o più casi di positività nella stessa classe, i vaccinati e i guariti da meno di 120 giorni o dopo il ciclo vaccinale primario, i vaccinati con dose di richiamo e gli esenti dalla vaccinazione proseguono l’attività in presenza con l’utilizzo di mascherine Ffp2. Per la permanenza in aula è sufficiente la certificazione verde, controllata tramite app mobile. Per gli altri studenti è prevista la didattica digitale integrata per cinque giorni.




L’autosorveglianza a scuola

Inoltre, con cinque o più casi di positività nei servizi educativi per l’infanzia, nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria e con due casi o più di positività nella scuola secondaria di primo e secondo grado, si applica ai bambini e agli alunni il regime sanitario dell’autosorveglianza, ove ne ricorrano le condizioni (vaccinati e guariti da meno di 120 giorni o dopo il ciclo vaccinale primario, vaccinati con dose di richiamo). Altrimenti, se non ricorrono queste condizioni, si applica il regime sanitario della quarantena precauzionale di cinque giorni, che termina con un tampone negativo. Per i successivi cinque giorni dopo il rientro dalla quarantena, gli studenti dai 6 anni in su indossano la mascherina Ffp2.

I tamponi e l’autocertificazione

Vengono introdotti anche i tamponi “fai da te”, quelli che si comprano in farmacia, al supermercato o online, per infanzia ed elementari. Fino a 4 casi, infatti, si resta tutti in classe, ma se un bambino dovesse mostrare sintomi del virus dovrà sottoporsi a tampone: molecolare, antigenico oppure “autosomministrato“. In caso quest’ultimo fosse negativo, per rientrare in classe basterà l’autocertificazione. Chi va in quarantena, in ogni ordine e grado d’istruzione, per tornare a scuola dovrà fare un tampone antigenico o molecolare e non avrà bisogno del certificato medico.



Nuove regole per non vaccinati: Quarantena ridotta

Passa da dieci a cinque giorni la quarantena per le persone non vaccinate che sono entrate in contatto stretto con una persona positiva. La stessa cosa vale per chi ha effettuato solo il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni. Lo prevede una circolare del ministero della Salute che aggiorna le misure di quarantena e autosorveglianza per i contatti stretti. Secondo il provvedimento, che si applica solo a persone asintomatiche, la cessazione della quarantena è condizionata all’esito negativo di un test finale rapido o molecolare. Inoltre è obbligatorio indossare Ffp2 anche per i cinque giorni successivi.

Nel dettaglio, la misura dei cinque giorni di quarantena nei casi di contatti stretti (ad alto rischio) con positivi, si legge nella circolare, si applica ai “soggetti asintomatici non vaccinati o che non abbiano completato il ciclo vaccinale primario (abbiano cioè ricevuto una sola dose di vaccino delle due previste) o che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da meno di 14 giorni” e “ai soggetti asintomatici che abbiano completato il ciclo vaccinale primario o che siano guariti da precedente infezione da Sars-Cov-2 da più di 120 giorni senza aver ricevuto la dose di richiamo”.



L’autosorveglianza per i vaccinati

Diverse sono invece le disposizioni per chi ha la totale copertura vaccinale e ha fatto anche la dose booster o è guarito negli ultimi 120 giorni. In questi casi è disposta, come era già previsto da una precedente circolare del 31 dicembre scorso, solo l’autosorveglianza di cinque giorni e l’obbligo di indossare la mascherina Fffp2 per dieci giorni in tutto. Sempre se non sono emersi sintomi, non serve un tampone negativo in uscita, così come già prevedeva il decreto di fine dicembre.

Nella circolare si legge: “Per i contatti stretti asintomatici che abbiano ricevuto la dose booster, oppure abbiano completato il ciclo vaccinale primario nei 120 giorni precedenti, oppure siano guariti da infezione da Sars-Cov-2 nei 120 giorni precedenti, oppure siano guariti dopo il completamento del ciclo primario, non è prevista la quarantena e si applica la misura dell’autosorveglianza della durata di 5 giorni”.

È prevista poi che venga effettuato un test antigenico rapido o molecolare alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi al Covid-19. “È fatto obbligo – conclude la circolare – di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2 per almeno 10 giorni dall’ultima esposizione al caso”.



Turisti in hotel con Pass base

Con il provvedimento si risolve anche un problema sollevato nei giorni scorsi dal mondo del turismo: fino ad oggi, infatti, gli stranieri potevano entrare in Italia con il pass base ma non alloggiare in hotel o mangiare al ristorante o accedere a tutte quelle attività per le quali è previsto il pass rafforzato, che all’estero non esiste. Dall’entrata in vigore del provvedimento, chi è vaccinato e guarito da meno di 6 mesi, potrà accedervi con il pass base. Chi invece ha un certificato di guarigione o vaccinale da più di sei mesi – compresi quelli ottenuti con Sputnik o con altri vaccini non autorizzati dall’Italia – dovrà mostrare l’esito negativo di un tampone effettuato 48 ore prima se antigenico o 72 se molecolare. Tampone che non è obbligatorio se si è guariti dopo aver completato il ciclo di vaccinazione.

Tutte le prossime scadenze e le norme: mascherine, discoteche, obbligo vaccinale

Quali sono le date da doversi ricordare, quando scadranno le varie norme che i cittadini debbono rispettare? Ecco il calendario che, però, potrà comunque subire modifiche e aggiornamenti nel corso delle prossime settimane visto che non è possibile fare previsioni certe.

A partire dall’11 febbraio le mascherine non saranno più obbligatorie all’aperto. Andranno indossate ancora nei cinema, teatri, sui mezzi di trasporto pubblici (dove è obbligatoria la Ffp2), oltre che nei ristoranti, nelle palestre e nei centri sportivi, quando ci si sposta e si è nelle aree comuni (e non si sta svolgendo attività sportiva). Sempre l’11 febbraio riaprono le discoteche anche per ballare. Si potranno organizzare di nuovo concerti e feste all’aperto.

Dal 15 febbraio i lavoratori pubblici e privati che hanno compiuto i 50 anni dovranno esibire al lavoro il Super Green pass. Quest’ultimo lo si ottiene solo con il vaccino o con la guarigione dal Covid. Chi non lo farà non riceverà lo stipendio ma conserverà il posto di lavoro. Chi non rispetta il divieto subirà una sanzione amministrativa tra 600 e 1500 euro.

Dal 31 marzo: terminerà, salvo ulteriori modifiche visto che non è ancora possibile fare previsioni, lo Stato di emergenza in vigore da oltre due anni. A esso sono legate le norme sul lavoro agile e quelle che riguardano la sorveglianza sanitaria eccezionale

Infine dal 15 giugno: per gli over 50 scadrà l’obbligo del vaccino.



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