È in ottime condizioni cliniche Nza, la piccola paziente curda arrivata a Napoli venerdì scorso, e che è stata operata nella notte presso la UOC di Cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale Monaldi, diretta dal dottor Guido Oppido.

“Al momento – spiega Oppido – la piccola, di soli 9 mesi, è ancora in terapia intensiva, ma è estubata e in condizioni emodinamiche stabili. Se il quadro clinico evolverà positivamente, non si esclude un suo trasferimento in reparto, dove l’aspetta la mamma, nei prossimi giorni”.




“Siamo vicini alla famiglia della piccola Nza e continueremo a garantire loro assistenza e supporto anche nella delicata fase del post-operatorio. Alla piccola, di cui seguiamo con attenzione la situazione clinica, e alla sua mamma e al suo papà va il nostro abbraccio” ha dichiarato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.

“Il miracolo di Nza. La bimba irachena malata di cuore sarà operata al Monaldi”

“Il merito della buona riuscita di questa missione è della rete che si è attivata per far sì che la piccola giungesse presso il nostro ospedale nel più breve tempo possibile. La sinergia tra Ospedale, Enti pubblici e religiosi e associazioni è stata fondamentale”, ha dichiarato Maurizio di Mauro, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli.



“Per la gravità delle condizioni in cui è giunta in Italia venerdì scorso – la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania Valeria Ciarambino – e dopo i primi accertamenti, i medici dell’ospedale Monaldi guidati dal dott. Oppido hanno deciso di anticipare di 48 ore l’intervento inizialmente previsto per domani. Non si poteva attendere altro tempo. Ogni ora avrebbe potuto esserle fatale. L’operazione è stata complessa ed è durata oltre 4 ore, ma oggi Nza sta bene. Questa mattina è stata estubata ed ora è sveglia”.

“Oggi è un grande giorno per tutti noi. Il sorriso di questa bimba bellissima – sottolinea Ciarambino – è l’espressione di un miracolo che abbiamo compiuto grazie a una mobilitazione straordinaria. Da Stay Human, con Francesco Perna, a Gandhi Charity con Silvia Cavazzini, straordinari volontari che mi hanno segnalato il caso, consentendomi di mettere in moto una macchina che si è attivata immediatamente e che ha coinvolto Ministero degli Esteri, Regione Campania e Chiesa di Napoli. Una collaborazione che ha consentito di dare la speranza di un futuro a una bambina meravigliosa e ai suoi genitori. Questa è la politica che vogliamo. La politica che tende la mano a chi ha bisogno e che, all’occorrenza, salva vite umane”.



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