Ulteriormente rafforzati nello scorso week end, i servizi di controllo per garantire maggiore sicurezza nelle zone del capoluogo ove si svolge la movida ed il rispetto della normativa vigente in materia di contenimento dell’emergenza epidemiologica.

In ottemperanza alle decisioni assunte in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e Sicurezza Pubblica e agli obiettivi operativi individuati in un apposito tavolo tecnico tenutosi in Questura, sono stati predisposti con ordinanza del Questore di Benevento presidi fissi e attività di pattugliamento lungo le principali vie e nelle piazze luogo di ritrovo abituale dei giovani nelle ore serali del fine settimana.



Dirette da un Funzionario della Questura, pattuglie della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale, alcune delle quali in abiti civili, hanno monitorato l’andamento della movida cittadina vigilando costantemente le aree che fanno registrare la consistente presenza di ragazzi anche di minore età al fine di prevenire eventuali atti di violenza o di intemperanza.

Fra gli obiettivi anche quello di sensibilizzare e controllare i gestori dei locali pubblici al rispetto della normativa vigente in materia di somministrazione di bevande alcoliche a minori, all’uso della mascherina e al mantenimento del distanziamento sociale.

In particolare le verifiche agli esercizi pubblici, effettuati per specifica competenza dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia Locale, hanno permesso agli uomini delle Fiamme Gialle di sanzionare due attività commerciali che avevano somministrato bevande alcoliche a minori.



In particolare, all’atto dell’identificazione, un minore risultava non aver raggiunto i diciotto anni, mentre altri due minori risultavano non aver compiuto i sedici anni d’età. Informate le famiglie dei minori, il titolare del pubblico esercizio, che aveva somministrato gli alcolici ai due minori infrasedicenni, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Benevento ai sensi dell’art. 689 del Codice Penale, mentre per l’esercente che aveva somministrato la bevanda alcolica al minore infradiciottenne, è scattata una sanzione amministrativa ai sensi dell’art.14 ter della Legge 125/2001, normativa che prevede, in caso di recidiva, la sospensione dell’attività per un massimo di tre mesi.

Massima attenzione sarà rivolta nelle prossime settimane al mantenimento della “movida sicura” ma anche al contrasto del consumo di bevande alcoliche da parte di minori e alla prevenzione di atti di violenza giovanile. Un fenomeno complesso che richiede un impegno congiunto di tutte le forze dell’ordine e dei vari enti competenti al fine di garantire interventi rapidi e mirati in grado di prevenire ed arginare problematiche molto spesso segnali preoccupanti di un dilagante disagio giovanile. Il destinatario della denuncia è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.



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