Atalanta's Matteo Pessina celebrates after goal 3-1 during the Coppa Italia Semi-final second leg match between Atalanta BC vs Napoli at Gewiss Stadium in Bergamo, Italy, 10 February 2021. ANSA/PAOLO MAGNI

Matteo Pessina, centrocampista dell’Atalanta e della Nazionale, si racconta sul canale di news di LeoVegas Italia (è possibile trovare diverse opinioni sulla società di casinò e scommesse qui), Digital Content Partner della squadra bergamasca. Ormai manca meno di un mese all’Europa League e la Dea se la vedrà con l’Olympiacos, squadra greca molto combattiva e da sempre protagonista nel campionato ellenico.

Matteo dice che si vuole lavorare al meglio, facendo bene sia in campionato che in Coppa Italia ma mantenendo alta l’asticella dell’attenzione anche per il primo turno europeo visto che ci si trova davanti a un avversario piuttosto difficile. Il centrocampista dice anche che, arrivati a questo punto, non ci sono avversari facili e che si ha tanta voglia di dimostrare di essere giocatori da Champions League e da prime 4 del campionato italiano, cosa che sta avvenendo con continuità negli ultimi anni.



Gasperini, allenatore di grande esperienza, ha forgiato la squadra di Bergamo costruendo una fortezza solida con giocatori giovani che provengono sia dall’Italia ma tanti posti diversi nel mondo. Avere, poi, un attaccante di razza come Duvan Zapata in area di rigore non può che essere di stimolo a tutti per migliorarsi e per cercare di arrivare sempre più in alto. Duvan, dopo qualche anno un po’ opaco al Napoli, ha trovato la sua casa e tantissimi gol.

Pessina grande protagonista agli Europei cerca di ritrovare continuità

Pessina è stato uno dei grandi protagonisti del giugno trionfale dell’Italia ai Campionati Europei, vinti, meritatamente, dopo una straordinaria battaglia contro gli inglesi nel tempio di Wembley, lo stadio di Londra. A causa del coronavirus (in Italia si contano ancora parecchi contagi come a Boscoreale) la competizione è slittata di un anno ed Euro 2020 è stato disputato l’estate scorsa, in quasi tutti i paesi europei. La prima gara, infatti, è stata giocata a Roma e l’ultima a Londra.



Nessuno avrebbe mai immaginato che la squadra di Roberto Mancini potesse imporre il proprio gioco con qualsiasi avversario ma, grazie a grandi performance di giocatori straordinari (come lo stesso Pessina, Locatelli, Berardi, Immobile, Insigne, Jorginho, Donnarumma, Bonucci e Chiellini), siamo arrivati fino alla fine. E abbiamo vinto. Pessina ha segnato, ha risolto partite ma, poi, un brutto infortunio gli ha fatto perdere un po’ il passo nella sua squadra di club. Il suo pensiero, che condividiamo, è che possa ritrovare quella continuità perduta e prestazioni al suo livello.

Gasperini inventa e firma fino al 2024

L’Atalanta è cosa sua, questo è chiaro. E Gasperini non fa nulla per nascondere quella che è la sua soddisfazione per aver creato un vero e proprio esercito di giocatori che hanno cambiato il modo di vedere una provinciale tra le grandi del calcio. La qualità del gioco e anche degli stessi atleti ha catapultato l’Atalanta nell’Olimpo del calcio che conta.

Ma non solo: Gasp ha permesso a tanti giocatori di trovare una dimensione calcistica, e di forma, impossibile altrove. Parlo di gente che con lui ha fatto la storia della squadra come Papu Gomez (finito poi al Siviglia dopo un brutto scontro negli spogliatoi proprio con l’allenatore) e di Ilicic, attaccante di grande qualità che Gasperini ha trasformato in un diamante.



Proprio Ilicic è al centro di grandi chiacchiere negli ultimi tempi a causa della sua depressione. Lo stesso Gasperini è dovuto intervenire, pressato dalle domande dei giornalisti, sullo spinoso argomento e ha solo detto che la testa può essere una delle peggiori malattie. La depressione del campione ha un po’ offuscato la festa dell’allenatore che ha prolungato il contratto per altri due anni, per creare ancora più gruppo e per provare ad arrivare sempre più in alto sia in campionato che in Europa.

Le ultime sfide con l’Inter e con la Lazio hanno dimostrato la grande solidità dei bergamaschi che rappresentano, in pieno, l’idea di calcio di Gasperini, da sempre uomo spigoloso ma capace di essere come un padre per i tanti ragazzi che ha fatto giocare in squadra e che ha scoperto, e poi lanciato, nei tanti anni in cui è stato un vero maestro.



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