Si dirà che ciò che conta sono i tre punti ed in parte è vero, ma se giochi contro una squadra che dista da te 37 punti, non puoi pavoneggiarti e giocare a chi segna di più, col rischio di essere fregato per qualche errore, magari all’ultimo minuto.

Ne abbiamo viste tante di partite così in tanti decenni e solo la scarsa vena degli avversari ha consentito questo risultato. Alla fine del primo tempo Trimarco raccoglie un cross dal calcio d’angolo e spizzando con la testa, beffa il volenteroso portiere Marchese uno a zero e così rimane il risultato sino alla fine. Per tutta la gara non s’è vista una squadra ma tanti solisti che avevano solo la foga di andare in rete. Oggi mancavano Rega infortunato, Esposito squalificato e Foti tenuto a riposo, ma in verità, nel secondo tempo, con pochi cambi s’è ricominciato a vedere qualcosa.



Manovre più fluide, con un Credentino molto attivo, un De Rosa che mostra sempre più di essere un lusso per la categoria pur essendo molto giovane, lo stesso dicasi di Catalano, da cui ci si aspetta tanto altro ancora e ne ha da far vedere.

E non parliamo dei goal mancati, per fretta, nervosismo o altro, oggi s’è fatto a chi sbagliava di più, ma è passata. Alla fine, il mister è contento solo dei tre punti ma è molto arrabbiato per ciò che ha visto.




Domenica prossima si va ad Ercolano e lì bisogna essere concentrati senza guardarsi nello specchio per il proprio narcisismo. Insomma un sabato di distrazione, forse ci voleva ma non si ripeta più, il campionato non è lungo ed una distrazione può costare molto cara, specie se stai inseguendo una lepre diabolica che non accenna a rallentare e che tra poco verrà al Giraud per il match clou.

Mannaggia m’hanna fatt innervosì e pe’ furtuna ca avimma vinciuto… Dai è stato un momento passeggero, domenica vedrai il vero Savoia.

Ernesto Limito



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