Si inizia giovedì 24 febbraio al Liceo Francesco Severi di Castellammare di Stabia, diretto dalla Preside Elena Cavalieri, dove in mattinata nell’aula magna, per gli studenti dell’indirizzo musicale, saranno proiettati i due film su Enrico Caruso, prodotti dal MAV di Ercolano. Nel pomeriggio, alle ore 16, la proiezione verrà replicata per una platea più ampia di docenti e cittadini stabiesi, in collaborazione con il Lions club. Interverranno per gli indirizzi di saluto la Preside Elena Cavalieri, Rosa De Nicola, Presidente Lions Club C.mare Terme e Vincenzo Vitale, Presidente Lions Club C.mare Host, mentre animeranno il dibattito Diana Carosella, Assesore alla Cultura di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, Presidente della Fondazione CIVES/MAV di Ercolano, il tenore del teatro San Carlo Gaetano De Rosa, Consigliere d’amministrazione della Fondazione CIVES/MAV e per le conclusioni Emilio Cirillo, Past Governatore Distretto Lions 108Ya.
Per poi proseguire venerdì 25 febbraio, anniversario della nascita di Caruso, al MAV di Ercolano, dove si terrà il corso di formazione giornalistica “Napoli e i luoghi di Enrico Caruso. Un racconto lungo mezzo secolo”, una giornata di studi che, promossa dall’Ordine dei giornalisti della Campania con il Museo Archeologico Virtuale di Ercolano, comprenderà la proiezione dei due film su Caruso prodotti dallo stesso Museo: il primo dal titolo “La mia Napoli” e il secondo “L’Eterno”. Film che, ripercorrendo i luoghi del grande Tenore, introdurranno un dibattito sul suo rapporto con la città nel giorno in cui, il 25 febbraio, si celebrano i 149 anni della sua nascita.
L’orario del corso è dalle 10 alle 13.
I relatori saranno: Ottavio Lucarelli, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Titta Fiore, giornalista, Presidente della Fondazione Film Commission Regione Campania e Gaetano De Rosa, Tenore del Coro del Teatro San Carlo.
Un ricco fine settimana dedicato a Enrico Caruso che si concluderà sabato 26 febbraio, nell’auditorium del MAV di Ercolano, dove dalle 11 alle 12 si terrà la proiezione dei due film riservata ai visitatori del Museo previa necessaria prenotazione sul sito.
“A 100 anni dalla morte di Enrico Caruso – ha affermato con soddisfazione Luigi Vicinanza, Presidente della Fondazione CIVES/MAV di Ercolano – e in vista del 150° anniversario della nascita, che cadrà esattamente tra dodici mesi, il MAV di Ercolano continua a raccontare la straordinaria avventura umana e artistica del più grande tenore di tutti i tempi, la prima vera popstar globale, un innovatore dei linguaggi e delle tecniche musicali. I due video prodotti dal MAV (un docu di 50 minuti e un corto di 12), interpretati dal tenore Gianluca Terranova con la regia di Giovanni Pelliccia, sono stati concepiti proprio con l’intenzione di lunga durata, per tenere insieme i due anniversari carusiani”.
Sinossi del docufilm “CARUSO LA MIA NAPOLI” di Giovanni Pelliccia (durata 50 minuti).
Un viaggio nei luoghi più importanti della vita giovanile del grande Enrico Caruso alla scoperta della sua Napoli, attraverso le parole del tenore Gianluca Terranova e del giornalista Luigi Vicinanza, Presidente del MAV di Ercolano, nel corso di uno street talk tra le vie della città partenopea. Un docufilm che visiona le tante sfaccettature della città partenopea abbinate a quelle dell’Artista in un linguaggio veloce, moderno e dinamico che come un nastro ricco di colori e di sentimenti si fonde con il caleidoscopio dell’anima e della cultura del grande Caruso tra le mura, le vie e i profumi di Napoli.
L’autorevole partecipazione di Dinko Fabris, direttore dell’Area Ricerca e Comunicazione del Teatro San Carlo di Napoli e di Daniela del Monaco, docente di canto presso il Conservatorio di Napoli San Pietro a Majella rendono ancor più interessante l’analisi della figura del grande Caruso.
Sinossi del film corto “L’ETERNO” di Giovanni Pelliccia (durata 12 minuti circa).
Sorrento, 31 luglio 1921 – Enrico Caruso è seduto sulla sua poltrona nella suite dell’hotel Excelsior Vittoria a Sorrento: ordina un caffè mentre guarda il mare e odora un limone. Quel frutto lo porterà in un transfer premorte (il decesso avverrà due giorni dopo, il 2 agosto), nel corso del quale affronterà i punti salienti della sua vita rivisti con gli occhi del cuore e con i sentimenti. Il grande tenore – interpretato da Gianluca Terranova – incontrerà in questo spazio non spazio, in questo tempo non tempo, le persone più care della sua vita, a cominciare dalla madre, in un viaggio fatto di sensazioni, inquietudine, amore e poesia.
Continua così nel segno della grande cultura della nostra Regione la mission del MAV, il Museo Archeologico Virtuale di Ercolano che, a poche centinaia di metri dagli scavi archeologici dell’antica Herculaneum, rappresenta un centro di cultura e di tecnologia applicata ai Beni Culturali e alla comunicazione tra i più all’avanguardia in Italia, grazie alla magia tecnologica dell’ultima versione MAV 5.0 – Virtual multiReality, la più avanzata di sempre che, da ottobre 2019, ha rivoluzionato radicalmente il modo di vivere l’esperienza conoscitiva del viaggio virtuale nella vita e nello splendore delle principali aree archeologiche di Pompei, Ercolano, Baia, Stabia e Capri, per meglio comprenderne il passato e la bellezza in un viaggio propedeutico alla visita ai siti archeologici en plein air del territorio vesuviano.
La fruizione del museo MAV, grazie sempre all’iniziativa “Il MAV in esclusiva per te”, tramite prenotazione dedicata, potrà sempre avvenire in esclusiva per gruppi organizzati di massimo 20 persone, ad un costo d’ingresso speciale, non solo nelle giornate di apertura di giorno, del mercoledì, del venerdì, del sabato e della domenica, e del giovedì sera, ma anche nelle giornate di chiusura del lunedì, del martedì, con la sola raccomandazione di scaglionare le visite ogni ora.
L’area aperta al pubblico sarà il percorso museale e la sala per la visione del film in 3D sull’eruzione del Vesuvio nonché, nella Space gallery, la mostra “Il formidabil monte” a cura di Rita Scartoni e Vittorio Ragone: il racconto del Vesuvio e del suo territorio circostante attraverso gli scatti fotografici d’autore, attinti dal grande giacimento di immagini e di storie che sono oggi l’Archivio Alinari.