Trecase: “Canti e Incanti” e “A scuola di Teatro”, il Pon dell’Istituto “Sancia d’Angiò”

Professionisti specializzati nelle diverse discipline artistiche hanno arricchite le basi culturali dei partecipanti attraverso attività di recitazione, uniti a momenti di scrittura creativa, mettendo mano al copione di base ricorrendo, anche, a nuovi linguaggi e nuove forme espressive

Felicemente concluse le attività del laboratorio 2022 finalizzate a stimolare la creatività come percorso personale di ciascuno, come scambio di idee, di apprendimento e di integrazione sociale.

Largo consenso e scroscianti applausi per “Canti e Incanti” e “A scuola di Teatro”; il PON realizzato dagli alunni dell’Istituto Comprensivo Statale “Sancia d’Angiò”, retto dalla instancabile prof.ssa Clotilde Zampognaro che già tanto, si è prodigata a beneficio della cittadina pedemontana vesuviana.



I partecipanti coinvolti nella scoperta dell’arte quale unione di teatro, musica e danza attraverso la preparazione e realizzazione di uno spettacolo finale che, appunto, si è realizzato in questi ultimi giorni presso l’Auditorium della Parrocchia Sant’Antonio di Padova, gentilmente concesso dal dinamicissimo parroco don Federico Battaglia, anch’egli elogiabile per la sua fervidissima attività profusa a favore di tutto il territorio.

Professionisti specializzati nelle diverse discipline artistiche hanno arricchite le basi culturali dei partecipanti attraverso attività di recitazione, uniti a momenti di scrittura creativa, mettendo mano al copione di base ricorrendo, anche, a nuovi linguaggi e nuove forme espressive.



Un “Laboratorio di Canto Corale” inserito nell’ambito generale delle attività di arricchimento del curricolo, considerando l’apprendimento pratico della musica come metodologia di conoscenza privilegiata del linguaggio musicale, degli strumenti, dei repertori, nonché del patrimonio di tradizioni musicali appartenenti non solo al territorio vesuviano, ma anche ad altre culture e alle diversità.

Il progetto, coerentemente con le Indicazioni suddette, aveva come finalità precipua quella di promuovere il valore formativo della musica dal punto di vista creativo, affettivo, relazionale e di educazione alla cittadinanza.

Il linguaggio musicale mirava a mettere l’alunno in condizione di apprendere nozioni musicali e acquisire competenze trasversali di attenzione, autocontrollo, espressione e comunicazione.

Gli alunni hanno così imparato a riconoscere le proprie attitudini musicali, la propria “musicalità”, attraverso attività individuali e di gruppo, ricercando un clima di classe positivo e sereno, apprezzando diversi generi armoniosi, ascoltando, osservando e socializzando esperienze melodiose significative.




Ed è stato così che per l’occasione, la Scuola è diventata un laboratorio di musica attiva, un luogo di incontro e aggregazione per ognuno di loro.

È stata, dunque, un’interessante esperienza musicale e di educazione allo “star bene insieme”, instaurando un clima sereno, valorizzando l’area dell’affettività, creando legami di interazione ed “empatia” per apprendere con serenità e motivazione.

Ascoltare con attenzione suoni e semplici brani musicali; Orientarsi nello spazio in base al solo udito; Utilizzare il corpo e la voce per imitare, riprodurre, inventare suoni, rumori, melodie anche col canto; da soli e in gruppo; Sviluppare le abilità di intonazione vocale; Coordinare i movimenti del fisico seguendo la musica; Interpretare con il corpo, con il disegno e verbalmente brani musicali.

Che dire quindi; obbiettivi raggiunti con successo grazie agli esperti esterni Annunziata Durazzo e  Francesco D’Aprea ed ai tutor, docenti dell’Istituto promotore, Mafalda Matrone e Luisa Caiazzo. Bravi, bravissimi tutti.

Nino Vicidomini



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