Martedì 8 marzo al Delirium RhumBar di Pompei verrà presentato “Donna: Luci&Ombre“, un evento che si allontana dalla narrazione (anche se da tutti sostenuta) che si fa solitamente sull’universo femminile. Un punto di vista ribaltato che non sottolinea la necessità della Donna di superare ancora i tanti luoghi comuni, non ricalca il tema del rispetto e della dignità della donna – fatto già ampiamente dibattuto e condiviso- ma pone l’attenzione sulla necessità del riconoscimento di sé e della propria unicità e di quella altrui.



“Il Delirum è nato quasi dieci anni fa con l’intento di coniugare l’intrattenimento all’arte e alla cultura, il mio impegno quotidiano mira a non snaturare questo scopo” dice Licia Petraccone, proprietaria del rhum bar di Pompei, che aggiunge: “In quest’ottica abbiamo pensato insieme al centro ANIMA IRIS ad una serata divertente, ma riflessiva, in cui i nostri clienti, sia uomini che donne, possano riconoscere il proprio valore e la propria unicità attraverso una maggiore conoscenza di se stessi”.

Sarà così esposta l’opera pittorica di Ester Rascato che ci fornirà degli spunti di riflessione, ci saranno giochi psicologici della psicoterapeuta Annunziata Perrino e poi il dottor Giuseppe Visciano ci fornirà degli strumenti utili per superare ansia e stress che spesso cambiano la percezione di noi stessi e degli altri.



“L’obiettivo – aggiunge Licia Petraccone – è quello di riconoscere oltre che la propria identità anche quella altrui, in un senso in cui quest’ultima non dell’essere vista come una minaccia per la propria. Siamo infatti spesso molto sensibili, ma verso noi stessi. Credo invece che la sensibilità abbia valore solo come mezzo, solo se rivolta all’altro. Oggi si tende a confondere il buonismo con il buon senso. Occuparsi dell’altro è buon senso, perché è un modo di occuparsi di se stessi”.

Una serata che si pone come proposito quello di mettere in luce le differenze che caratterizzano ognuno di noi rendendo le nostre ombre dei punti di forza su cui basare la nostra unicità ma anche la nostra unione.

Bianca Di Massa



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