Ahi ahi, Napoli! Il Milan passa al Maradona, la lotta scudetto si complica

Un gol fortunoso di Giroud decide il big match scudetto: adesso per il Napoli tutto è più difficile. Il Napoli reclama un rigore netto su Osimhen

Scivola il Napoli dopo aver viaggiato per una settimana sulle ali dell’entusiasmo, scivola in uno dei match più importanti del campionato per opera del Milan, che si aggiudica la cruciale gara in chiave scudetto, condannando il Napoli ad un triste -3 che non sarà molto facile da recuperare.

A decidere è Olivier Giroud, su un gol abbastanza fortuito, seppur il francese abbia reagito alla palla di puro istinto. Un buon Milan, certo, ma a dirla tutta sostanzialmente è stato il Napoli a giocare meglio, ma sono ingiustificabile tutti i soliti errori vergognosi che si sono succeduti durante tutto il secondo tempo.



E ora la lotta scudetto inevitabilmente si fa spinosa per gli azzurri, che in queste ultime 10 finali dovranno giocarsi tutte le carte a disposizione per cercare un’insperata rimonta sulle due milanesi, che dopo questa partita vedono il Napoli più come un incomodo. Tornano alla mente anche i ricordi delle tre vergognose cadute con Empoli, Spezia e Cagliari, che adesso cominciano a gravare sulla classifica azzurra, partite che se vinte avrebbero raccontato un campionato completamente differente.

Partita che ricorda un po’ quella dell’andata, con il Napoli che segnò al 2’ e poi non riuscì a fare granchè. Il Milan non ha segnato subito, ma nel corso del match sicuramente è stato il Napoli a creare o perlomeno rabbrividire un Maignan che quasi sempre è stato a guardare la partita, se non per qualche tiro di Osimhen.




Prima mezz’ora a tutto Napoli, si gioca ad un’intensità vertiginosa, gli azzurri spesso arrivano alla conclusione, nonostante questo Maignan viene impegnato seriamente poche volte. Piacciono Osimhen e Lobotka, che durante i primi 30 giri di lancette hanno davvero fatto l’impensabile.

Improvvisamente la furia azzurra si arresta con un intervento killer di Koulibaly ai danni di Giroud, che si vede squarciare la caviglia sinistra per via dei tacchetti del senegalese. Sembra strano, ma è qui che il Napoli improvvisamente smette di divertire.

Il Milan, timidamente, prova a fare capolino, mai in maniera pericolosa, salvo un colpo di testa da corner, macchiato d’altronde anche da un fallo in attacco, sul quale Ospina si immola.

Nella ripresa si continua a vedere un Napoli spento e stavolta i rossoneri non ci mettono molto a punire la formazione di Spalletti: lo fanno con un gol abbastanza fortunoso, nato dagli sviluppi di un calcio di punizione. Segna Giroud, che corregge un tiro sporco di Calabria destinato ad esaurirsi sul fondo.



Il Milan segna e tira il freno a mano, il Napoli cerca l’immediata reazione con Osimhen che non impensierisce più di tanto Maignan, con un tiro secco ma centrale. Napoli sempre avanti, ma poco creativo. Chance concrete non ce ne sono.

Nel recupero il Milan squilla con Saelemaekers, che si divora clamorosamente un gol a tu per tu con Ospina, ma ottiene un calcio d’angolo, dal quale il Diavolo fa scorrere gli ultimi secondi sul cronometro di Orsato per portarsi a casa questi tre punti che sono oro colato. Oro colato che fa invidia al Napoli.

Al di là di tutto, questo Napoli non sale in cattedra quando c’è da fare la voce grossa. Sì, bel gioco, che poi non è stato comunque concludente, ma anche stavolta gli azzurri mettono in mostra la solita immaturità e la mancanza di personalità. E se ti mancano maturità e personalità quando lotti per lo scudetto…

Giuseppe Garofalo



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