Il Gazzettino vesuviano | IGV

Nella giornata contro la violenza sugli operatori sanitari, il NO dei medici napoletani

Un’iniziativa è nata dalla volontà, dell’Azienda Sanitaria Napoli 2 Nord e dall’Associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, di testimoniare in modo visibile la propria posizione contro ogni forma di violenza esercitata contro gli operatori sanitari, ha portato alla straordinaria protesta sulla pista dell’elisoccorso del Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli.

Medici ed operatori sanitari, ben 140, hanno composto con i loro corpi un “maiuscolo” NO alla violenza, poi fotografato dall’alto.




Ha spiegare l’iniziativa è Antonio d’Amore, Direttore Generale dell’ASL Napoli 2 Nord:  “Avevamo programmato già da settimane questo momento insieme all’Associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, immaginando di celebrare la data del 12 marzo, Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari, per rinnovare l’attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul doloroso tema della violenza sugli operatori sanitari. La cronaca di guerra e dei bombardamenti contro ospedali che sono a 2500 km da qui, ha riempito di ulteriori significati questa nostra iniziativa. La violenza perpetrata nei luoghi di cura è un atto di vera barbarie perché diventa un gesto contro il diritto alla salute”.



L’Asl Napoli 2 Nord ha registrato una significativa riduzione delle violenze sui propri operatori negli ultimi anni, anche grazie ad interventi messi in campo in diversi ambiti: formazione del personale, videosorveglianza, riorganizzazione degli spazi dei Pronto Soccorso, campagne di sensibilizzazione, tutela legale degli operatori vittime di violenza.

“Le immagini di guerra che ci giungono dai media dimostrano che la violenza non si ferma nemmeno davanti agli ospedali ed ai bambini”. Così dice Manuel Ruggero, presidente dell’Associazione Nessuno Tocchi Ippocrate che aggiunge: “Proprio dai bambini dobbiamo partire nella educazione e prevenzione dei fenomeni di violenza, e proprio dagli ospedali, ma soprattutto da questo ospedale deve partire il “No alla violenza” più grande del mondo”.



Exit mobile version