Venerdì 10 marzo il liceo classico-scientifico Vittorio Imbriani ha incontrato lo scrittore giornalista afgano Najeeb Farzab. Il giovane attivista si è distinto nel suo paese per le lotte a difesa dei diritti degli afgani e delle donne. Quando nell’agosto del 2021 l’Afghanistan è stato invaso dai talebani, 3 milioni circa di afgani sono fuggiti da Kabul e si sono rifugiati in Europa, in Canada e negli Stati Uniti. Ma Farzab è rimasto bloccato in patria ed in pericolo di vita.




Najeeb attivista del regime uscente, per paura di essere catturato e ucciso con la sua famiglia cercò la fuga ma non riuscì ad arrivare in Europa. Lo scrittore giornalista sarebbe stato ospite a Pomigliano a settembre invitato da Ciro Marino, direttore della libreria indipendente Wojtek e organizzatore del “Festival della letteratura indipendente” che si è tenuto a Pomigliano nel mese di settembre 2021. Grazie alla loro corrispondenza, Marino è venuto a conoscenza del pericolo a cui era esposto Najeeb ed ha messo immediatamente in moto la macchina della solidarietà.

Successivamente con l’intervento del sindaco Gianluca Del Mastro e grazie all’intervento della Farnesina, si è riusciti a condurre lo scrittore e i suoi familiari in Italia. Dopo una serie di vicissitudini burocratiche, con una raccolta di fondi promossa dalla città pomiglianese di circa 8mila euro per l’acquisto dei biglietti aerei che avrebbero riportato il giornalista dal Pakistan in Italia, il giorno 8 febbraio Najeed arriva a Capodichino. Da lì dopo i dovuti controlli è arrivato nel comune pomiglianese. Attualmente il giornalista vive in una casa della curia grazie al sostegno e al gran cuore di don Peppino Gambardella parroco della chiesa di San Felice in Pincis, da sempre impegnato nel sociale a sostegno dei bisognosi e dei rifugiati. Lo scrittore lavora, sua moglie potrà iscriversi alla facoltà di “Farmacia” cosa che in Afghanistan non è concesso alle donne e i suoi figli sono ufficialmente alunni delle scuole pomiglianesi.



L’ incontro che si è tenuto presso l’Auditorium del Liceo classico-scientifico Vittorio Imbriani è stato organizzato e fortemente voluto dalla professoressa Giovanna D’ Agostino e dal Dirigente scolastico Domenico Toscano per dare voce all’esperienza di Najeeb Farzad, ma soprattutto per portare un messaggio di pace in un momento in cui il conflitto bellico tra Ucraina e Russia sta creando nuovi esodi.

La città pomiglianese sta accogliendo anche molti rifugiati dell’Ucraina, dimostrando quanto profonde sono le sue radici dell’accoglienza.

Due ore intense che hanno tenuto studenti e docenti con lo sguardo attento e gli occhi pieni di lacrime, la vicepreside professoressa Giovanna D’Agostino che ha moderato l’incontro ha concluso con una dichiarazione riportata poi anche sulla sua pagina social: ”La guerra, la devastazione e le persecuzioni riguardano tutti noi e la scuola deve fare la sua parte, grazie a tutti gli ospiti di questo incontro ricco d’umanità, ai nostri allievi e al dirigente scolastico Domenico Toscano sempre disponibile e accogliente”. 

Cinzia Porcaro

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