Ancora far west nell’area a nord di Napoli. Ieri sera, poco dopo le nove, due persone sono state ferite alle gambe con colpi di pistola in un raid di fuoco ad Arzano.

Una vera è propria spedizione punitiva contro il clan 167 di Arzano, capeggiato dal gruppo Monfregolo – Alterio.



Obiettivi Antonio Alterio, fratello del ras Raffale, attualmente detenuto, detto “ ‘o sceriffo”, ed elemento di spicco del clan 167, e Daniele La Peruta, che gli inquirenti inquadrano come fiancheggiatore del clan, anche non avendo precedenti penali  specifici.

Alterio, ferito ad un piede, e La Peruta, ferito da un proiettile alla caviglia, erano presso un circolo abusivo nel centro storico di Arzano, nei pressi della chiesa Dell’Annunziata. I due feriti sono stati soccorsi da passanti e portati al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore.

Sul luogo dell’agguato i carabinieri della Compagnia di Casoria hanno rinvenuto e sequestrato ben nove bossoli calibro 9. Una potenza di fuoco che induce gli inquirenti ad ipotizzare che non si è trattato di una “gambizzazione”, ma che i killer mirano ad uccidere.




Il Comitato di liberazione dalla Camorra Area Nord di Napoli ha così dichiarato: “Di nuovo si spara ad Arzano. Ci sarebbero dei feriti nella sparatoria di stasera. Abbiamo acceso i riflettori sulla guerra tra i clan della camorra nell’area Nord di Napoli che parte dalla 167 di Arzano e che coinvolge più comuni dove vivono i camorristi dei clan in lotta. Come Comitato di liberazione dalla camorra abbiamo chiesto una maggiore presenza delle forze dell’ordine sui territori, la videosorveglianza. Abbiamo chiesto, inoltre, di cacciare le famiglie della camorra che occupano illegalmente le case popolari. E come se a loro non importasse nulla. Noi chiediamo allo Stato di insistere, liberiamo i nostri territori dalla camorra”.



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