Il Gazzettino vesuviano | IGV

Tentato omicidio e usura a Pompei. Arrestati madre e fratello dell’ex fidanzata

Nella mattinata gli agenti del Commissariato di Pompei hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari. Destinatari dei provvedimenti due persone, madre e figlio di Castellammare di Stabia.

Ad emettere le misure il gip di Torre Annunziata che ha previsto i domiciliari per la madre, mentre per il figlio la detenzione in carcere perchè colpevole oltre che di usura e tentata estorsione, anche di tentato omicidio detenzione porto abusivo di arma da fuoco.



Secondo gli inquirenti i reati sono stati perpetrati ai danni dell’ex fidanzato della figlia della donna arrestata. Ma non solo, infatti il figlio, accusato anche di tentato omicidio, avrebbe ferito il fratello della persona vessata, proprio con l’arma che deteneva abusivamente.

Il provvedimento cautelare rappresenta il frutto di una certosina attività di indagine condotta dagli investigatori del Commissariato di Polizia di Pompei sotto la direzione ed il coordinamento della Procura.

La donna è stata arrestata e sottoposta agli arresti domiciliari, mentre il figlio è tuttora attivamente ricercato.




Tutto è cominciato il 12 dicembre scorso quando i poliziotti erano intervenuti a via Casone a Pompei dove era stata segnalata l’esplosione di colpi d’arma da fuoco. Sul posto gli agenti avevano soccorso l’uomo, che riferiva di essere stato aggredito dall’ex suocera e dall’ex cognato.

Quest’ultimo, armato di una mazza da baseball, lo aveva colpito alla mano destra ed aveva infranto il vetro dell’auto della vittima, mentre la madre, aveva tentato di investirlo con la Smart con la quale si era recata sul posto.

La vittima, reagendo, era riuscita a disarmare il suo aggressore e a mettere in fuga madre e figlio. Sul luogo dei fatti gli agenti del Commissariato contattavano il fratello della vittima, il quale riferiva che, mentre rientrava a casa alcune decine di minuti dopo l’aggressione al proprio fratello, si era imbattuto nell’ex cognato di quest’ultimo, il quale, dopo essersi allontanato, sarebbe ritornato sul posto a bordo di uno scooter e armato di pistola e aveva esploso alcuni colpi d’arma da fuoco all’indirizzo del fratello dell’ex cognato. Colpi che fortunatamente non avevano raggiunto il bersaglio dato che l’uomo preso di mira si era riparato dietro ad un’autovettura in sosta, il cui portellone posteriore presentava un foro di ingresso di proiettile.



Sul posto i poliziotti sequestrarono la mazza da baseball utilizzata per l’aggressione nonché un bossolo ed un’ogiva cal. 7,65, mentre la vittima, a causa dei colpi sferrati con la mazza da baseball, fu costretta a ricorre alle cure del pronto soccorso di Nocera Inferiore dove le furono diagnosticate contusioni escoriate alla mano destra ed al ginocchio sinistro, guaribili in 5 giorni salvo complicazioni.

Nella immediatezza dei fatti gli investigatori acquisirono un video ripreso da un sistema di videosorveglianza installato nei pressi del luogo teatro dei fatti, la cui visione confermava il tentativo di investimento operato dalla donna ai danni dell’ex genero.

Nel corso delle indagini è emerso che l’aggressione aveva una motivazione puramente economica, in quanto madre e figlio pretendevano che la vittima versasse loro la somma di 2.200 euro a fronte di un prestito di mille euro, nonostante ottocento euro fossero stati già restituiti. Si è accertato, quindi, che la persona offesa era vittima di una richiesta di natura usuraria, in quanto le erano stati imposti interessi per un ammontare del 120% rispetto al capitale iniziale oggetto del prestito.

Le successive indagini, anche di natura bancaria, hanno permesso di individuare e sequestrare un assegno bancario dell’importo di mille euro, rimasto insoluto, emesso dalla vittima a favore della sua ex suocera, a parziale garanzia del debito contratto e dei relativi interessi usurari.



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