Maxi sequestro di droga in via Traversa Gesuiti a Pompei, i poliziotti scovano 23 chili di hashish: erano nascosti in un campo agricolo.
L’ingente quantità di stupefacente – purissimo e già pronto a essere immesso sull’illecito mercato dello spaccio vesuviano – avrebbe fruttato 250mila euro. Un guadagno enorme per uno sporco giro d’affari smantellato però nel pomeriggio di ieri dai poliziotti e dalla squadra investigativa del Commissariato di Pompei.
Gli agenti, diretti dal vicequestore Antonella Palumbo, hanno effettuato il maxi-sequestro servendosi anche dello speciale fiuto dei cani antidroga. I 23 chili di hashish erano praticamente invisibili. La droga era stata infatti ben nascosta all’interno di un campo agricolo, situato nei pressi di un’antica statuetta della Madonna di Pompei. Il maxi-sequestro, al momento, è a carico di ignoti. Spetterà ora agli investigatori provare a stabilire con certezza sia la provenienza della droga che l’effettivo pusher finale: il destinatario dell’ingente quantitativo da rivendere a Pompei e nelle città limitrofe così da inondare di hashish l’intera zona vesuviana.
L’operazione speciale effettuata ieri dalla polizia di Pompei è solo l’ultima di una lunga serie di sequestri di stupefacenti già disposti nella stessa zona. I precedenti sono vicinissimi, risalgono infatti al 9 maggio e al 5 agosto 2020.
Nel primo caso, gli agenti del commissariato di Pompei, in via Traversa Gesuiti, arrestarono per droga un 43enne. Il presunto pusher era in possesso di due buste contenenti circa cento grammi di marijuana, un bilancino di precisione, diverse bustine per il confezionamento, oltre a cinquantaquattro cartucce di vario calibro.
Il secondo sequestro, nella stessa zona, fu invece messo a segno nell’agosto di due anni fa. Quando sempre i poliziotti di Pompei raggiunsero e bloccarono un acquirente poi trovato in possesso di circa due grammi di marijuana. Quest’ultima operazione fu svolta nei pressi del terreno perlustrato ieri, da cima a fondo, con l’ausilio delle unità cinofile. Nel 2020, all’interno dello stesso terreno, alcuni pusher riuscirono a nascondere cinquantotto grammi di marijuana, un bilancino di precisione e materiale vario per il confezionamento della droga.
Salvatore Piro