La normativa prevede che gli utenti di telefonia mobile che viaggiano all’interno dell’Unione possano continuare a utilizzare i loro telefoni cellulari senza costi aggiuntivi, oltre a quelli che già pagano a livello nazionale. Nei negoziati con il Consiglio, i deputati hanno anche ottenuto il divieto di pratiche che riducono la qualità dei servizi di roaming (ad esempio, quando la connessione passa da 4G a 3G). I fornitori di roaming saranno obbligati, per la prima volta, a garantire la stessa qualità di roaming offerta nel paese di residenza (se sono disponibili le stesse condizioni sulla rete del paese visitato). Gli utenti avranno quindi diritto alla stessa qualità e velocità di connessione mobile all’estero come nel paese di residenza.

La normativa, concordata a dicembre da Parlamento e Consiglio, fa seguito all’abolizione del sovraprezzo per le comunicazioni in roaming nel 2017. Il testo legislativo è stato adottato con 581 voti favorevoli, 2 contrari e 5 astensioni.



Accesso gratuito ai servizi di emergenza

I viaggiatori e le persone con disabilità avranno accesso gratuito ai servizi di emergenza – sia per le chiamate sia per i messaggi di testo, compresa la trasmissione di informazioni sulla posizione del chiamante. Inoltre, gli operatori dovranno fornire informazioni sul numero di emergenza europeo 112.

Abolire i sovrapprezzi per le chiamate intra-UE

In considerazione della confusione generalizzata sulla differenza tra chiamate in roaming e chiamate intra-UE, i deputati, durante i negoziati con i ministri dei Paesi UE, hanno sollecitato la fine dei costi aggiuntivi per le chiamate intra-UE (ad esempio, quando si chiama dal Belgio all’Italia).

I costi delle chiamate intra-UE sono attualmente fissati a 19 centesimi al minuto. La Commissione dovrebbe esaminare la questione e valutare qualora siano necessarie ulteriori riduzioni dei massimali.

Le tariffe di roaming all’ingrosso (ovvero, il prezzo che gli operatori si addebiterebbero a vicenda quando i loro clienti usano altre reti) saranno limitate a 2 euro per Gigabyte dal 2022 e si ridurranno progressivamente a 1 euro nel 2027. Qualora gli utenti dovessero superare i loro limiti contrattuali durante il roaming, qualsiasi costo aggiuntivo non potrà essere superiore ai limiti del roaming all’ingrosso.



La relatrice Angelika Winzig ha dichiarato: “Roam-like-at-home è una storia di successo europeo senza precedenti. Mostra come tutti noi beneficiamo direttamente del mercato unico dell’Unione. Siamo riusciti a tagliare ulteriormente i costi e a migliorare la qualità del servizio per tutti i cittadini e le imprese europee, che in roaming potranno beneficiare della stessa qualità del servizio e la stessa velocità dei dati che hanno a casa. Non sarà più permesso rallentare deliberatamente la velocità dei dati. Allo stesso tempo, tagliando significativamente i massimali d’ingrosso, creiamo più equità e concorrenza nel mercato delle telecomunicazioni. Con questo regolamento compiamo un altro passo importante verso un vero mercato unico digitale europeo, per un’Unione europea del futuro forte ed efficace”.

Prossime tappe

Per entrare in vigore, la normativa dovrà ora essere approvata formalmente dal Consiglio. Il Regolamento sul roaming ha introdotto lo schema “Roam-Like-At-Home” che ha imposto la fine dei sovrapprezzi di roaming nel mercato UE a partire dal 15 giugno 2017. Il regolamento è attualmente in vigore fino al 30 giugno 2022. Nel 2020, la Commissione ha preparato una valutazione d’impatto per analizzare gli effetti del regolamento e la necessità di estensione.



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