Un boom di iscritti per appena otto posti in divisa. Sono ben 1.216 gli aspiranti agenti che vorrebbero entrare a far parte del comando di Polizia Municipale di Pompei.

Oltre mille sono quindi gli ammessi – al momento “con riserva” – che parteciperanno al concorso pubblico per esami per l’assunzione, a tempo pieno e indeterminato, di otto istruttori di vigilanza, categoria C, approvato dal Comune in linea con l’ultimo Piano 2021-2023 stilato per i fabbisogni del personale.



Le nuove assunzioni sono infatti il frutto dell’ok già concesso dalla giunta comunale al Piano Triennale modificato lo scorso 3 dicembre per provare a colmare un’evidente carenza organica. Un deficit che, negli ultimi anni, ha colpito soprattutto la polizia locale di Pompei, dove la carenza di mezzi e uomini continua a mettere a dura prova la possibilità di un controllo capillare per la sicurezza dell’intero territorio.

Impressionanti, del resto, sono le statistiche. Nel 2012 il comando della polizia locale in piazza Schettini, tra amministrativi e agenti, poteva contare su circa settanta dipendenti. Dieci anni più tardi, lo stesso comando cittadino è quasi vuoto. Sono infatti meno di trenta i dipendenti attualmente in servizio con una flessione dunque di quaranta uomini registrata tra il 2012 e il 2021. E’ per questo che l’amministrazione comunale, anche a seguito della paurosa escalation di risse registrate soprattutto nei week-end nelle strade del centro frequentate dalla movida, ha deciso infine di correre ai ripari.




Prima di approvare il nuovo bando di concorso, l’amministrazione comunale ha regolarmente inviato “richiesta al Dipartimento della Funzione Pubblica e alla Regione Campania” per verificare l’eventuale presenza “tra il personale collocato in mobilità” degli otto nuovi istruttori di vigilanza da assumere a Pompei. Nel 2022, l’amministrazione comunale ha comunque intenzione di colmare, tramite altri bandi di concorso, il proprio spaventoso deficit organico. Tant’è vero che per la città sono stati stanziati fondi per circa 272 mila euro “al fine di ottimizzare l’impiego delle risorse pubbliche disponibili e perseguire obiettivi di performance organizzativa, efficienza, economicità, qualità dei servizi”.

Oltre duecentomila euro saranno dunque destinati per l’espletamento di concorsi che al Comune di Pompei servono in pratica come il pane a tavola. L’organico, esclusi il segretario generale e i dirigenti di settore, conta appena 130 dipendenti. La pianta organica, dato il numero dei residenti, ovvero 24.981, ne prevede almeno duecentocinquanta. Tradotto in soldoni, i burocrati che mancano all’appello sono circa centoventi. Un deficit enorme aggravato inoltre, tra il 2019 e il 2020, dalla scelta fatta dagli ormai trenta ex dipendenti comunali che, sfruttando i requisiti di pensione anticipata contenuti nel decreto Quota 100, hanno lasciato posti strategici tuttora sguarniti negli uffici comunali di Palazzo de Fusco.

Salvatore Piro



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