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La Procura di Napoli ha messo nel mirino Scabec: i retroscena dell’inchiesta

evento scabec campania

La Procura di Napoli ha messo nel mirino la Scabec, la società interamente partecipata della Regione che si occupa della gestione e promozione di progetti ed iniziative a stampo culturale sul territorio campano. A far scattare il campanello di allarme in Procura sono stati i bilanci, in rosso per svariati milioni ed i vari licenziamenti “poco chiari” avvenuti nel tempo. E’ stato inoltre scoperto un monte consulenze elevatissimo che si è andato gonfiando nel giro di pochi anni e che stride con i bilanci di cui sopra.



Scabec: assunzioni e licenziamenti

Altro fattore sospetto il fatto che Scabec ha, nel giro di pochissimi anni, incrementato dapprima i propri dipendenti in modo esponenziale (ben 48 nuove assunzioni a tempo determinato) e parallelamente non ha confermato e quindi il licenziato altri dipendenti con contratti in essere da anni. La Procura ha chiesto chiarimenti sia sui criteri di valutazione che hanno “ispirato” le selezioni e le candidature nonché il criterio ed il metodo adottato per i licenziamenti.

Nell’opposizione regionale c’è chi avanza illazioni su presunti rapporti intercorsi tra i non licenziati, considerati dei fortunati, gli assunti e i dirigenti dell’azienda creando di fatto un conflitto di interesse o rapporti tra i non licenziati e, ancor più grave, gli apparati della politica di maggioranza. Una situazione molto seria se si tiene conto che in questo momento, in vizio di una mancanza di un assessore alla Cultura, chi si occupa direttamente di queste tematiche è lo stesso governatore Campano Vincenzo De Luca.



Un terremoto giudiziario, politico e culturale

Un terremoto giudiziario e politico che ha visto il presidente della Scabec Assunta Tartaglione riunire nell’immediato l’assemblea di soci per delineare le posizioni d’assumere e procedere all’individuazione delle procedure selettive, l’aggiornamento del piano industriale e l’assegnazione delle varie deleghe.

Mentre le indagini del pm Maria Di Mauro e del procuratore aggiunto Sergio Ferrigno vanno avanti, i contraccolpi giudiziari si fanno sentire anche nel pratico. Tutti gli eventi in programma in Campania che erano affidati a Scabec sono in forse. Un esempio è la rassegna “Pomigliano Jazz”. O ancora il festival di musica “Ethnos” a palazzo Santa Lucia e perfino l’evento “San Carlo in piazza”. Uniche manifestazioni confermate al momento sono “Un’estate da re” e ”Napoli città libro” che dalla competenza Scabec sono passate alla Fondazione Campania dei Festival.

Ivano Manzo



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