La Procura di Napoli ha messo nel mirino la Scabec, la società interamente partecipata della Regione che si occupa della gestione e promozione di progetti ed iniziative a stampo culturale sul territorio campano. A far scattare il campanello di allarme in Procura sono stati i bilanci, in rosso per svariati milioni ed i vari licenziamenti “poco chiari” avvenuti nel tempo. E’ stato inoltre scoperto un monte consulenze elevatissimo che si è andato gonfiando nel giro di pochi anni e che stride con i bilanci di cui sopra.
Scabec: assunzioni e licenziamenti
Nell’opposizione regionale c’è chi avanza illazioni su presunti rapporti intercorsi tra i non licenziati, considerati dei fortunati, gli assunti e i dirigenti dell’azienda creando di fatto un conflitto di interesse o rapporti tra i non licenziati e, ancor più grave, gli apparati della politica di maggioranza. Una situazione molto seria se si tiene conto che in questo momento, in vizio di una mancanza di un assessore alla Cultura, chi si occupa direttamente di queste tematiche è lo stesso governatore Campano Vincenzo De Luca.
Un terremoto giudiziario, politico e culturale
Un terremoto giudiziario e politico che ha visto il presidente della Scabec Assunta
Mentre le indagini del pm Maria Di Mauro e del procuratore aggiunto Sergio Ferrigno vanno avanti, i contraccolpi giudiziari si fanno sentire anche nel pratico. Tutti gli eventi in programma in Campania che erano affidati a Scabec sono in forse. Un esempio è la rassegna “Pomigliano Jazz”. O ancora il festival di musica “Ethnos” a palazzo Santa Lucia e perfino l’evento “San Carlo in piazza”. Uniche manifestazioni confermate al momento sono “Un’estate da re” e ”Napoli città libro” che dalla competenza Scabec sono passate alla Fondazione Campania dei Festival.
Ivano Manzo