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Castellammare, incendio alla concessionaria: gli arrestati e i retroscena dell’inchiesta

incendio concessionaria via petraro castellammare

A Castellammare di Stabia per gli inquirenti sono responsabili del raid incendiario che, la notte dell’11 febbraio 2021, distrusse tredici autovetture parcheggiate all’interno della concessionaria – autonoleggio G&M Auto, situata nella periferia cittadina. In manette sono finiti Pasquale Vuolo (44 anni, residente a Castellammare e già noto alle forze dell’ordine), il figlio Mario Vuolo (20 anni, anch’egli stabiese), Fabio Quattroventi (30 anni, residente a Sant’Egidio sul Monte Albino, in provincia di Salerno) e Alfonso Marmora (29 anni, anch’egli di Sant’Egidio sul Monte Albino). Un raid che, secondo quanto emerso dalle indagini, fu messo a segno a scopo estorsivo, oppure per screzi di natura professionale.



Castellammare: l’operazione dopo il rogo

L’operazione è stata effettuata dagli agenti di polizia del commissariato stabiese, agli ordini del primo dirigente Amalia Sorrentino e del vicequestore Manuela Marafioti, che hanno eseguito le misure cautelari emesse dal gip del tribunale di Torre Annunziata. L’attività d’indagine ha tratto origine dal rogo doloso, sviluppatosi di notte all’interno della concessionaria stabiese. Le fiamme provocarono la distruzione totale di 11 autovetture. Le auto erano rimessate nel piazzale della società e il danneggiamento di altre due autovetture di cittadini privati, parcheggiate in uno spiazzo condominiale adiacente.




Le indagini e gli esecutori

Il tutto, per un totale complessivo di 13 automobili distrutte. L’attività investigativa è stata avviata immediatamente dopo il fatto dalla squadra mobile della Questura di Napoli e dal commissariato di polizia di Castellammare di Stabia. L’inchiesta è consistita nell’analisi delle telecamere dislocate lungo cinque comuni. Ciò ha consentito di individuare il veicolo con a bordo i due esecutori materiali dell’incendio (Quattroventi e Marmora) e di ricostruire il loro tragitto sia all’andata che al ritorno dalla concessionaria.

I retroscena del blitz

Partendo da tale originaria acquisizione investigativa, grazie alle successive attività tecniche di intercettazione telefonica ed ambientale, è stato acquisito un grave quadro indiziario anche nei confronti dei due soggetti ritenuti i mandanti del delitto, che sarebbero i due stabiesi. Già noto alle forze dell’ordine è Pasquale Vuolo, ritenuto vicino agli ambienti del clan D’Alessandro, egemone a Castellammare e con quartier generale al rione Scanzano. All’esito delle formalità di rito, gli arrestati sono stati trasferiti in cella a Poggioreale. Tutti e quattro dovranno rispondere dell’accusa di incendio doloso.



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