Il nuovo Hub ferroviario di Pompei non piace a nessuno. A rischio 80 posti di lavoro

Il Progetto Hub, da 33 milioni di euro, già assicurati dal Ministero Infrastrutture e Trasporti, preoccupa sindacati e aziende che chiedono incontro urgente al Ministro Franceschini, al Generale Di Blasio e al responsabile regionale del Grande Progetto Pompei, l'onorevole Dem Mario Casillo

Progetto Hub, sindacati e aziende chiedono un incontro urgente al Ministro per il turismo, Dario Franceschini, e al direttore del Grande Progetto Pompei, il Generale Giovanni Di Blasio.

Il faraonico progetto da 33 milioni di euro già assicurati per il nuovo Hub dal Ministero Infrastrutture e Trasporti, praticamente, non piace a nessuno.



Sindacati e imprenditori, per la prima volta, appaiono uniti nella lotta e adesso chiedono un incontro a Franceschini e a Di Blasio; poi ancora al responsabile regionale del Grande Progetto Pompei, l’onorevole Dem Mario Casillo, e al sindaco Carmine Lo Sapio, suo uomo di fiducia.

“L’attuale Hub, così come presentato ufficialmente dall’amministrazione comunale (il cui vertice con gli imprenditori si è svolto, a Palazzo De Fusco, lo scorso 2 marzo ndr), non ha nulla della vecchia bozza, che prevedeva una reale interconnessione delle reti ferroviarie,  Fs ed Eav, ma propone invece una pedonalizzazione di via Plinio, la via degli Scavi, che impatterà negativamente sul commercio cittadino e sul traffico del flusso turistico senza determinare alcun beneficio per la collettività”. E’ quanto si legge nella dura nota di protesta, firmata da Cgil-Cisl-Uil Area Torrese Stabiese e dai rappresentanti di Confcommercio, Confesercenti, Aicast Pompei, L’Altritalia Ambiente, Comitato Pompei Unita, Associazione pompeiana B6B, Pompei Ristora.




Oltre a richiedere l’apertura di un tavolo tecnico anche al Ministero per “modificare il progetto e scongiurare, quantomeno, la chiusura al traffico di via Plinio” sono soprattutto le aziende a lanciare un drammatico appello: “La ingiustificata pedonalizzazione di Via Plinio, monumentale arteria di collegamento urbano, impone la chiusura di storiche attività commerciali, con conseguente cancellazione di un rilevante numero di posti di lavoro nella città di Pompei”.

A protestare, in prima linea, sono dunque gli imprenditori della zona più “colpita” dal cantiere. Si tratta di ristoratori, gestori di parking e di camping per turisti, che da oltre 30 anni gestiscono le loro attività lungo la storica via Plinio, la strada che con il nuovo Hub sarà però per sempre chiusa al traffico. Il milionario appalto per il nuovo Hub di interscambio ferroviario tra la linea RFI Napoli – Salerno e la Circumvesuviana Napoli – Sorrento già prevede una procedura da 52 espropri, che colpiranno circa 90 tra immobili appartenenti ai privati o a storici imprenditori di Pompei. A rischio, secondo sindacati e aziende, ci sarebbero almeno 80 posti di lavoro.

Salvatore Piro



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