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Poche ore fa è andato in onda sul Tgr Campania un servizio sulle Terme di Stabia di Castellammare. Nelle immagini è ben mostrato il degrado e la devastazione delle Nuove Terme, chiuse dal 2015 quando il centrosinistra al Governo della città decretò il fallimento della società partecipata che le gestiva, e lo sperpero delle risorse naturali delle Antiche Terme di Stabia, aperte occasionalmente per eventi, mostre e spettacoli, e delle altre fonti. Tutto molto dettagliato. Ma c’è un ma.




Terme di Stabia: il tour con l’ex vicesindaco

A voler essere buoni si è trattata di una grossa gaffe; a voler essere meno buoni una “strana” dimenticanza. Già, perché ad “accompagnare” il collega giornalista nel suo tour delle Terme di Castellammare c’è un consigliere uscente dall’assise appena sciolta per presunte infiltrazioni della criminalità nonché ex vicesindaco e politico di lungo corso: Andrea Di Martino. Il “problema” è che non solo Di Martino si comporta da moderno Virgilio, ma viene addirittura intervistato con un sottopancia quantomeno dubbio: “Associazione Energia Pulita”. Ed afferma al microfono, senza tentennamenti: “Hanno rubato tutto quello che si poteva rubare”.



La battaglia del Comitato Terme di Stabia in secondo piano

Insomma non possiamo non sottolineare lo scivolone di un prestigioso Tg Rai come quello campano. Così com’è impossibile non rimarcare l’ennesima occasione persa per la città di Castellammare di portare correttamente alla ribalta un tema sensibile ed enorme come la rovina del termalismo in città. Enorme occasione persa anche per il neonato “Comitato Terme di Stabia” capeggiato da Nino Di Maio. Il Comitato negli ultimi giorni ha effettuato una serie di incontri e promosso una petizione da ben 3500 firme presentate ai commissari prefettizi.

“Senza scopo di lucro e senza scopi politici”

Un impegno nobile, però, relegato a fine servizio e soppiantato da uno dei protagonisti della politica che ha condotto alla rovina delle Terme di Stabia. E pensare che sul proprio gruppo Facebook i rappresentanti scrivono che “Il Comitato Terme di Stabia è formato da persone comuni, senza scopo di lucro e senza scopi politici”. Davvero un peccato. Su Andrea Di Martino pesa anche un episodio risalente al 2017, quando da vicesindaco si scontrò duramente contro i lavoratori termali licenziati nel corso di un consiglio comunale infuocato.



“Un noto esponente politico che non si è qualificato come tale”

E sempre in quel gruppo Felice Celoro, ex sindacalista di Terme, ha infatti scritto: “Ciò che resta ha responsabilità dirette ed indirette della politica stabiese tutta, senza distinzione di sorta. Trovo stucchevole che un noto esponente politico cittadino, che non si è qualificato come tale durante intervista, ha commentato con meraviglia lo stato dei luoghi”. Eppure il collega del Tgr era stato chiaro. Le macerie delle Terme rappresentano “decenni di inettitudine politico-amministrativa”. Proprio così.



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