Mucche, capre e tori sul sagrato e finanche nella chiesa della Madonna della Libera: è accaduto a Castellammare di Stabia dove i frati hanno deciso di sbarrare l’ingresso alla struttura. La chiesa si trova nella zona alta di Castellammare: da qui è possibile godere di un panorama mozzafiato sul golfo di Napoli. A pochi metri dal Castello Medievale, la chiesa della Madonna della Libera rappresenta un punto di riferimento anche per numerose cerimonie ogni anno. Qualche mese fa balzò alla ribalta delle cronache un’ipotetica “vendita” del santuario a causa della carenza dei frati e delle vocazioni.




Castellammare, padre Ronga: “Abbiamo chiesto l’intervento dell’Asl”

“Sono mesi che chiedo l’intervento di Asl, autorità locali e l’auto degli abitanti nostri vicini. Ma troviamo solo disinteresse ed ostilità”. A parlare è padre Vincenzo Ronga che dalle pagine de Il Mattino di oggi ha lanciato l’allarme. Gli animali proverrebbero dal monte Faito, dove sono lasciati pascolare in tutta libertà. Casi simili sono accaduti anche a Palazzo Reale e tra i boschi di Quisisana, ai piedi proprio del monte Faito.



Le catene della scalinata

“Ogni giorno siamo costretti – ha continuato Ronga – ad un superlavoro per ripulire le scale e tutto intorno dagli escrementi che abbandonano gli animali. Due giorni fa una capra è entrata in chiesa ed ha ridotto il pavimento ad una stalla. Questo è un luogo di ritiro spirituale. Qui si prega, ma da un po’ di tempo anche i fedeli temono di raggiungere l’eremo. Ci troviamo costretti a sbarrare i cancelli, almeno negli orari di chiusura del santuario”. Le catene poste all’inizio della scalinata che conduce alla chiesa si spera possano tener lontani gli animali. Così facendo, però, si è inibito l’accesso non solo alle mucche ed alle capre ma anche ai fedeli.



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