Giovedì, il Parlamento ha adottato una risoluzione per richiedere diverse misure per proteggere i minori e i giovani in fuga dalla violenza e per facilitare la loro integrazione nelle comunità del paese ospitante. Il testo non legislativo è stato adottato con 509 voti favorevoli, 3 contrari e 47 astensioni. Nel testo, i deputati affermano che “ogni minore ha il diritto di essere protetto dalla violenza, dallo sfruttamento e dagli abusi” e hanno invitato i Paesi UE a proteggere i minori dal rischio di traffico, adozione illegale e altri tipi di abuso.



I deputati raccomandano che alle frontiere siano presenti i responsabili della protezione dei minori per individuare rapidamente e accuratamente i minori vulnerabili, e registrare la loro identità e nazionalità così come i loro bisogni specifici. I servizi, tra cui il sostegno psicosociale, il sostegno alla salute materna, la protezione contro la violenza di genere, il rintracciamento della famiglia e il sostegno al ricongiungimento familiare, dovrebbero essere garantiti all’interno dei sistemi nazionali di protezione, incluso l’accesso a tutti i servizi di base e un’assistenza adeguata.

I deputati chiedono inoltre la nomina di un tutore per i minori non accompagnati e separati e i minori in assistenza istituzionale. I servizi di protezione minori nel paese di accoglienza dovrebbe monitorarli continuamente per garantirne il benessere e la localizzazione dopo il loro arrivo.




I paesi ospitanti dovrebbero garantire l’accesso all’istruzione e alla sanità per i minori in fuga dall’Ucraina alle stesse condizioni previste per i bambini nei paesi ospitanti. I deputati chiedono anche meccanismi di ricollocazione che diano priorità al ricongiungimento familiare e alla ricollocazione dei minori vulnerabili, come ad esempio il meccanismo di solidarietà per i trasferimenti medici intra-UE di bambini e giovani che necessitano di cure e terapie salvavita immediate.

I Paesi UE sono invitati a fare buon uso dei fondi UE a disposizione per garantire che i rifugiati godano di integrazione socioeconomica e siano protetti contro la discriminazione e l’esclusione sociale. Nel testo, si invitano inoltre la Commissione e il Consiglio a fornire, se necessario, risorse aggiuntive.

In seguito all’invasione russa dell’Ucraina, più di quattro milioni di persone sono state costrette a lasciare le loro case e a cercare rifugio, soprattutto nei paesi UE vicini, ovvero Polonia, Romania, Ungheria, Slovacchia e Cechia, nonché nella Repubblica di Moldova. Secondo l’UNICEF, quasi la metà dei rifugiati sono minori e hanno bisogno di maggiore protezione poiché corrono un rischio maggiore di rimanere coinvolti nel traffico e nello sfruttamento.



Dopo il via libera del Parlamento alla redistribuzione dei finanziamenti regionali e di asilo ai Paesi UE che ospitano le persone in fuga dall’invasione russa dell’Ucraina durante l’ultima sessione in Plenaria, i deputati hanno adottato ulteriori misure di sostegno urgenti. I deputati hanno deciso di liberare immediatamente un importo pari a circa 3,4 miliardi di euro (dei 10 miliardi di euro disponibili) dalle risorse REACT-EU e rendere più celere l’accesso dei governi UE ai fondi per finanziare infrastrutture, alloggi, attrezzature, occupazione, istruzione, inclusione sociale, assistenza sanitaria e assistenza ai bambini per i rifugiati.

Le nuove misure permetteranno un incremento del prefinanziamento iniziale (15% rispetto all’11% previsto originariamente) delle risorse REACT-EU per tutti i Paesi UE. Gli Stati membri che confinano con l’Ucraina (Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia) e quelli che hanno ricevuto un numero di rifugiati equivalente a più dell’1% della loro popolazione nazionale (Austria, Bulgaria, Cechia ed Estonia) possono ottenere immediatamente il 45% (rispetto all’11% previsto) del fondo (senza, al momento, dover presentare alcun resoconto.



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