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“10ARCHITECTS4UKRAINE”: l’ arte dice No alla Guerra

La bandiera dell’Ucraina, due bande orizzontali di uguali proporzioni, sventola gialla e blue. Al colore blue che invoca la pace, si accompagna forte il giallo, che evoca l’abbondanza del grano, la prosperità. Sventola  – su un pontile arrugginito dal mare; il mare della solidarietà e che dice No alla Guerra – nella locandina della mostra d’arte  e asta di beneficenza “10ARCHITECTS4UKRAINE”, che si terrà stasera, 8 aprile alle ore 18,30 al NABI – Interior Design in via Chiatamone.



Lanciata in seguito al drammatico intensificarsi delle ostilità fra Russia e Ucraina, l’iniziativa nasce dall’incontro di 10 architetti (Studio74RAM, Gennaro Comunale, Francesco Dell’Aglio, Daniele  Della Porta, Salvatore Martorana, Sabrina Masala, Giovanni Menna, Barbara Rubino, Giuseppe Natale Salviati, Biancamaria Santangelo) che attraverso la loro arte danno voce all’atto di resistenza di un popolo travolto dalla potenza devastatrice e dalla drammaticità della guerra.

Laddove la guerra distrugge e divide, l’arte unisce. Sull’onda dell’istinto creativo al quale si appellano di fronte alla barbarie e l’insensatezza della violenza umana i 10 protagonisti dell’iniziativa a sfondo benefico danno il loro messaggio di solidarietà. Ognuno col proprio contributo.  C’è l’impronta della mano dell’arch. Sabrina Masala, con il suo “Due”, due è il numero che deriva dalla divisione dell’unità. Separazione. Una zona franca. Non nera, non bianca, dove nel grigio però può nascere la dualità. Una diade, un binomio di amicizia, amore, l’unione.




C’è “Oltre”, oltre le parole i fatti, oltre la morte l’amore che continua, della scenografa e interior designer Biancamaria Santangelo. C’è “Mosè Opera 1” con il design che viene dal mare dell’arch. Gennaro Comunale attento al tema dell’eco-sostenibiltà, o ancora i “Due Angeli” uno bianco, fisso nella staticità del marmo, l’altro col cuore scuro reduce di qualche umana battaglia, del professore di storia dell’architettura  Giovanni Menna. E ancora “Atman è Brahman”, dell’arch. Francesco Theoros Dell’Aglio che s’ispira ai concetti della filosofia yoga, all’unione della coscienza individuale e quella universale, per cui siamo tutte gocce e lo stesso mare.  Siamo tutti esseri divini. Sono presenti gli arch.tti Emilia Abate e Francesco Rotondale di STUDIO 74RAM con “Ognuno ha il suo faro”, dove il faro evoca un posto sicuro in cui rifugiarsi, una luce di speranza tra la nebbia di questi giorni;  c’è poi l’aereoplanino di carta  che libra leggero e fiero di “Oggi mi sento Davide”, con cui l’arch. Salvatore Martorana afferma l’idea che i giganti possono sempre essere sconfitti dal coraggio dei  più piccoli.

Di cemento e sabbia vulcanica, come la nostra terra, è fatta invece “Blue Hole in the Wall” dell’arch. Barbara Rubino che riproduce un interno, uno spazio chiuso. Chiuso dentro senza partecipare alla vita. Chiuso dentro come chi non ha il coraggio di lottare per la propria libertà. C’è “Bianca”, come dovrebbe essere la nostra anima, dell’arch. Giuseppe Salviati, che afferma “ i colori vivono nella tensione di apparire, di mostrarsi. Solo il bianco conosce la pace dell’immobilità”. Infine, una foto con cui l’arch. Daniele Della Porta da il suo contributo alla raccolta fondi. “L’eleganza dell’equilibrio”  è il titolo della foto, in ricordo di un viaggio a Barcellona che raffigura una donna nell’atto di mantenere l’equilibrio, leggermente piegata sulle sue ginocchia, sola sull’acqua. A ricordare la fragilità delle donne ucraine e la loro forza nella sofferenza e nella tragedia.

Venue: Nabi 08/30 aprile_opening 08.04.2022 ore 18.30.

Mostra d’arte e asta di beneficenza.

Il ricavato sarà devoluto all’associazione La casa di Matteo.

Interverranno Martin Rua, romanziere, e Yuliya Sanchenko, guida turistica e mediatrice culturale. Video Santangelo Studios – Comunicazione TheSignEven.

Ornella Scannapieco



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