La Procura di Napoli ha chiuso le indagini, nei confronti di 46 soggetti indagati, relativamente ai violenti scontri anti lockdown avvenuti a fine ottobre 2020 a Napoli vicino alla sede della Giunta regionale della Campania, ai quali presero parte, secondo quanto emerse dagli accertamenti, ultrà, commercianti, componenti frange estremiste e persone ritenute legale alla criminalità, anche organizzata.
Il pool di magistrati istituito dal procuratore Giovanni Melillo e composto dai sostituti procuratori Celeste Carrano, Luciano D’Angelo, Danilo De Simone e Antonello Ardituro, ha delegato alle forze dell’ordine (Digos, Ros e Nucleo investigatvo dei carabinieri di Napoli) la notifica degli avvisi di conclusione indagini.
Sono invece accusati di possesso di materiale esplodente l’ex assessora comunale alla Cultura, Eleonora De Majo e il suo convivente Egidio Giordano. Tutti i soggetti coinvolti potranno replicare alle accuse nel corso del probabile processo che seguirà alla chiusa inchiesta.
Da questa attività investigativa è scaturito un altro filone investigativo, confluito in quello degli scontri, relativo ai presunti illeciti per la realizzazione di una statua dedicata a Diego Armando Maradona. In questo filone risultano tra gli indagati gli ex assessori comunali di Napoli Eleonora De Majo e Ciro Borriello e l’ex assessore della terza municipalità Egidio Giordano.