Su ordine del gip del tribunale di Napoli Nord sono stati arrestati e condotti in carcere dalla Polizia di Stato due giovani, di 19 e 20 anni, di Casavatore. I due sono ritenuti responsabili di un violento raid punitivo, motivato dalla gelosia, ai danni di un coetaneo, avvenuto il primo febbraio scorso.
Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dalla Procura di Napoli Nord ed effettuate dai poliziotti del commissariato di Afragola, i due indagati si recarono di notte a casa della vittima e la accoltellarono almeno sei volte colpendola poi con il cric per auto, e ciò perché la fidanzata di uno dei due aveva manifestato interesse per il giovane.
I 20enne, vittima dell’aggressione, riportò gravi traumi al volto, al capo e al torace, e fu salvato dai medici dell’ospedale Pellegrini di Napoli. La vittima però denunciò i suoi aggressori, facendoli arrestare oggi.
Il giovane, successivamente, proprio in sede di denuncia, aveva raccontato di avere ricevuto quella notte due telefonate con le quali i due ex amici lo avevano invitato a scendere di casa. Dopo avere risposto che non sarebbe sceso, il giovane, li aveva invitati a salire. A casa era da solo e una volta aperto l’uscio di casa, uno dei due aggressori gli aveva sferrato due fendenti all’addome e quattro alla schiena, con un piccolo coltello a serramanico, mentre l’altro lo colpiva al capo con un crick.
Una volta caduto a terra, tramortito e sanguinante, i due lo avevano abbandonato allontanandosi. Per fortuna le ferite riportate non si rivelarono particolarmente gravi e la vittima riuscì a chiedere aiuto a un amico ed alla fidanzata che lo accompagnarono al nosocomio napoletano. Lì i sanitari, dopo avergli suturato le ferite all’addome, alla schiena e alla testa, lo giudicarono guaribile in 15 giorni. Furono i medici, questo punto, ad avvertire la Polizia di Stato.