Undicimila ingressi giornalieri di media registrati nell’ultima settimana, con punte di 12.582 visitatori nella sola giornata del Venerdì Santo. Un record addirittura “polverizzato” ieri, quando gli Scavi di Pompei hanno totalizzato 14.227 visitatori.
“Erano due anni che non si notava un afflusso del genere – confessa uno dei gestori – è una vera e propria boccata d’ossigeno. Dopo la pandemia, gli imprenditori di Pompei rischiavano di chiudere. Ora, lentamente, stiamo rialzando la testa”. I numeri delle presenze riferite alla Settimana Santa sono di rilievo: Federalberghi conferma che l’occupazione camere è quasi ai livelli del 2019: nel periodo precovid si è toccata quota 90 per cento, per ora si è all’80, ma si confida nei last minute.
Molto buoni anche i numeri dei fine settimana di maggio e inizio giugno. Con l’attenuarsi delle norme anticovid, il mercato europeo è in ripresa e iniziano ad arrivare anche gli americani che, nel 2019, erano tra i primissimi stranieri pronti a “sbarcare” a Pompei.
Per la seconda volta consecutiva, con 1.037.766 ingressi, il Parco Archeologico di Pompei è inoltre al terzo posto tra i luoghi di cultura più visitati d’Italia. I dati, che si riferiscono al 2021, certificano dunque la ripresa del turismo, a Pompei, dopo il crollo dovuto alla pandemia. Al primo posto della speciale classifica ci sono le Gallerie degli Uffizi di Firenze (1.721.637 ingressi) che nel 2021 scavalcano il Colosseo di Roma (al secondo posto con 1.633.436 ingressi). Al quarto posto, dopo Pompei, si posiziona la Galleria dell’Accademia con 446.320 visitatori. Al quinto posto, tra i luoghi di cultura italiani più visitati nel 2021, c’è poi la Reggia di Caserta, che registra 346.468 visitatori rispetto al sesto posto del 2020 con 296.577 ticket venduti.
Il bilancio complessivo registrato nel settore turismo, per la sola Pompei, è ancora più ottimistico se paragonato ai dati degli accessi al sito nel 2020: 564.941 visitatori. Nell’ultimo anno, quindi, gli Scavi hanno sommato un incremento di circa 400mila visitatori.
Salvatore Piro