Non sembra placarsi questa ondata di aggressioni e violenza che sta segnando l’area vesuviana e la città di Napoli. Oggi bisogna registrare ancora una baby gang in azione a Pompei ai danni di tre ragazzini di appena 12 anni.
La brutale aggressione, fortunatamente senza gravissime conseguenze, è avvenuta la sera di Pasqua quando i tre giovani sono stati accerchiati da un branco di giovani, sembrerebbe appena più grandi di età delle vittime, e malmenati a calci e pugni. Il tutto nella serata di domenica quando la città ancora di più per la Pasqua era affollata da tantissimi cittadini, visitatori e turisti. Teatro dell’ennesimo episodio che rivela un malessere di fondo e una cultura della sopraffazione imperante, è avvenuto a poche centinaia di metri dal Santuario, in via Carlo Alberto.
L’aggressione e le vittime
Ad avere la peggio uno dei tre amici, altri due sono riusciti quasi subito a fuggire dalle grinfie del branco. Il terzo, in quei momenti di estrema tensione e paura, sarebbe stato salvato dall’intervento di alcuni passanti.
I tre giovanissimi comunque sono stati portati al Pronto Soccorso del San Leonardo di Castellammare di Stabia, dove, dopo aver constatato che fortunatamente le loro condizioni non fossero gravi, sono stati riscontrati diversi traumi e contusioni.
Un fermato, ma le indagini proseguono
Ad intervenire ed indagare su quanto accaduto gli agenti del locale Commissariato di Polizia, che, appena dopo i fatti, sarebbe riuscita ad individuare uno dei componenti della banda.
Fermato un 17enne di Boscotrecase che successivamente, verso la mezzanotte, e stato affidato a mamma e sorella accorse a Pompei dopo la segnalazione della Polizia.
In queste ore proseguono le indagini alla ricerca degli altri componenti del branco che, stando alle testimonianze raccolte, avrebbero seminato il terrore in città nel corso dei giorni festivi.
Questo episodio giunge dopo l’uccisione con una coltellata al cuore di Giovanni Guarino nella serata della Domenica delle Palme, appena una settimana fa, e di episodi simili, fortunatamente non finiti in tragedia come quello di Torre del Greco, ma sempre con l’uso di violenza e coltelli, a Napoli, a piazza Trieste e Trento e nei pressi di un bar di Marano di Napoli.