Un vero e proprio “papocchio” quello esploso nella mattinata di ieri sulla questione espropri. A denunciare i presunti errori ben sessanta residenti che scesi in strada hanno affermato: “I sopralluoghi dei tecnici sono sbagliati. Ci vogliono togliere non solo le terre e i giardini, ma pure le nostre case“.
La protesta, il progetto e la politica
Le ragioni dei residenti e le possibili soluzioni
La spiegazione fornita dal consigliere di maggioranza è molto chiara: qualcosa non torna, le mappe catastali usate dai tecnici per autorizzare e indennizzare gli espropri sono in pratica sbagliate.
“Sono disposto a farmi espropriare una parte del giardino, ma non le scale d’ingresso della mia abitazione. Tutto ciò è illegittimo” confida un residente in via Fucci. Anche la sua denuncia è stata finalmente presa in carico oltre che da Piedepalumbo, dal sindaco di Pompei e dal capo dell’Utc, Gianluca Fimiani. Quest’ultimo, ingegnere di professione, ha così richiesto l’apertura di un tavolo tecnico con i progettisti Eav.
L’incontro “che servirà a chiedere delucidazioni e chiarimenti al Responsabile Unico del Progetto (l’ingegnere Eav Fiorentino Borrello ndr) si terrà la settimana prossima” svela infine Pina Piedepalumbo.
Salvatore Piro