Sanità privata e tetti di spesa: la Regione Campania ha convocato, per il prossimo 26 aprile, le associazioni di categoria della macroarea specialistica ambulatoriale. La notizia è stata ufficializzata questa sera, nel corso dell’assemblea congiunta che ha visto, allo stesso tavolo, Federlab Italia (Gennaro Lamberti), il Sindacato Nazionale Radiologi (Bruno Accarino), l’Associazione Imprese Sanitarie Campane (Antonio Gambardella e Gaetano Gambino); l’Associazione Sanità Privata Accreditata (Pierpaolo Polizzi), la Confederazione Centri Antidiabete (Luigi Gesuè) e Confindustria Sanità (Giovanni Severino).
“Non vediamo l’ora di andare a vedere cosa vorranno riferirci” ha commentato Gennaro Lamberti, presidente di Federlab Italia, tra le principali associazioni di categoria dei laboratori di analisi cliniche e dei centri poliambulatoriali privati accreditati, con oltre 2mila struttura associate presenti su tutto il territorio nazionale. Nel mirino è finita, da tempo, la nuova delibera per la determinazione definitiva dei tetti di spesa 2022 che dovrà essere adottata entro il prossimo 30 aprile.
“Essendo stati convocati in tempi così ristretti, speriamo solo non si tratti di una convocazione per metterci al corrente di decisioni già prese. Chiediamo e confidiamo in un confronto costruttivo” aggiunge Lamberti. Tre, in ogni caso, i “punti fermi”, sui quali le associazioni non hanno alcuna intenzione di fare dietrofront. “Gran parte del tetto di spesa individuale è collegato alla spesa storica.
Bene, vogliamo sapere come le Asl hanno elaborato questi dati e come li hanno inviati alla Regione. Il controllo deve essere preciso, perché se sono stati commessi errori di calcolo, anche il più piccolo, questi poi ricadono su tutte le strutture” prosegue il presidente di Federlab. Ancora: le associazioni chiedono di capire “a quanto ammonterà l’annunciato incremento di fondi previsto anche quest’anno per l’abbattimento delle liste di attesa.
Nel 2021 ammontava a 72 milioni, una cifra che ci ha consentito di erogare più di 9 milioni di prestazioni aggiuntive” aggiunge Lamberti. Infine, “secondo le indicazioni del Garante, è necessario che il tetto di spesa non sia esclusivamente storico.
Quindi proporremo che ci sia un tetto misto, in parte derivante da quello storico, in parte da determinate caratteristiche qualitative delle strutture, così da distribuire il budget su base meritocratica”.
In ogni caso, “subito dopo l’incontro con i rappresentanti della Regione, comunicheremo ai nostri associati di cosa si è discusso e soprattutto quali azioni eventualmente intraprendere” conclude il presidente di Federlab.