Nelle prime ore di questa mattina i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza di Applicazione di Misure Cautelari personali e reali nei confronti di n. 3 indagati emessa, su richiesta della locale Procura, dal G.I.P. del Tribunale di Salerno – dott. Pietro Indinnimeo.
In particolare, attraverso l’analisi e l’esame della documentazione contabile e dei bilanci della fallita, nonché all’esito di numerosi riscontri eseguiti presso i soggetti con cui erano stati intrattenuti rapporti commerciali nel corso degli anni, è stato possibile acclarare, secondo la prospettazione accusatoria, la consumazione di condotte penalmente rilevanti a carico degli amministratori succedutisi, nel tempo, nella direzione della richiamata società consortile.
In relazione all’ipotesi di bancarotta documentale, gli indagati avrebbero tenuto i libri e le scritture contabili in modo tale da non permettere la ricostruzione del patrimonio della fallita, riportando nell’attivo dello stato patrimoniale numerosi crediti divenuti non più esigibili, omettendo una svalutazione degli stessi e ritardando, contestualmente, l’emersione del dissesto.
Nello stesso ambito, sarebbero stati eseguiti pagamenti preferenziali a beneficio di creditori
Con riferimento alla distrazione di beni, le indagini condotte dal Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria hanno permesso di non rilevare tra gli asset sui quali soddisfare le pretese creditorie sette autoarticolati, quattro autovetture (di cui una di lusso) e somme di denaro per un importo complessivo di 754.573,25 euro.
I provvedimenti cautelari adottati attengono alla misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare attività di impresa e di ricoprire uffici direttivi di persone giuridiche e imprese per la durata, rispettivamente, di 12 mesi, 8 mesi e 6 mesi, nonché ad un sequestro preventivo, diretto e nella forma per equivalente, degli automezzi (tra cui anche un’autovettura di lusso) e delle somme di denaro fino a concorrenza della somma di 754.573,25 euro.
L’operazione odierna, oltre a costituire un concreto esempio di attività a contrasto dei reati di natura economico – finanziaria, da parte della Guardia di Finanza e delle Autorità preposte, persegue l’obiettivo di tutelare l’integrità del tessuto economico, con particolare riferimento all’affidamento delle parti sulla correttezza e lealtà nelle transazioni commerciali.